Divennero mente, cuore e corpo.
Fusione perfetta di anime.
Cellula, immensa e unica.
Inscindibile.
Eterna.
Minacciata da tempeste e pericoli.
Nessun ostacolo, nessuna voce a fermare quell’amore.
Sembrò terra da scavare a mani nude.
Per quel seme da coltivare.
Prezioso e tenero da proteggere.
Mani che scavano e unghie distrutte.
Sudore e sangue a difesa di un ideale.
E più si amavano, più scavarono solchi di sentimento.
Verde come quel prato.
Azzurro di cielo, profumato di rose rare.
Fino a perdere le forze e il fiato.
Tanto quell’amore meritava.
Fino a morire.
Tanto quell’amore era grande.
Fino a credere.
Insieme.
Tanto quell’amore diventò sogno…
Enza Nardi Autrice