Cari giovani, non siate una banda…

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Cari giovani, non siate una banda…

Video messaggio di Francesco Savino Vescovo di Cassano all’Jonio:

https://www.youtube.com/watch?v=gFNHgYWsGiE&feature=youtu.be

WHY (PERCHÉ)?

S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo

s’i’ fosse vento, lo tempesterei;

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;

s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,

ché tutti cristïani imbrigherei;

s’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei?

A tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;

s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:

similemente farìa da mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

e vecchie e laide lasserei altrui.

Se fossi il fuoco, brucerei il mondo;

se fossi il vento, lo colpirei con tempeste;

se fossi l’acqua, lo annegherei;

se fossi Dio, lo farei sprofondare;

se fossi il papa, allora sarei contento,

poiché metterei nei guai tutti i cristiani;

se fossi l’imperatore, sai cosa farei?

Taglierei a tutti la testa di netto.

Se fossi la morte, andrei da mio padre;

se fossi la vita, fuggirei da lui:

farei una cosa simile con mia madre.

Se fossi Cecco, come sono e sono sempre stato,

prenderei le donne giovani e belle;

lascerei agli altri quelle vecchie e brutte.

Carissimi tutti,

il cuore dell’uomo è sempre lo stesso.

Cecco Angiolieri, che forse anche a scuola è stato dimenticato, ha anticipato nel ‘300, i contenuti rap, trap, pop, neomelodici che tanto oggi vi attraggono, nella protesta per non avere quello che si vuole, cercando nella distruzione o nel piacere superficiale la risposta.

Non è un po’ così anche per voi?

Se aveste il coraggio di guardarvi e di guardare i vostri idoli con un po’ di realismo, la smettereste di identificarvi nei loro atteggiamenti e nei loro pensieri che apparentemente vi danno la forza di sentirvi liberi e invincibili e alla fine vi permettono solo qualche spicciolo di felicità, mentre essi su di voi costruiscono montagne di denaro.

E quello spicciolo di felicità o meglio ancora di adrenalina, finite con il pagarlo sempre molto, molto caramente.

Sento già nella vostra alzata di spalle affermare “Io me ne frego di te, di quello che dici, della vita, del futuro, voglio vivere adesso e tutto, quindi non mi rompere…”.

E invece sono qui a farlo, perché mi state a cuore, tutti, indistintamente tutti, perché io come voi, siamo fatti per una bellezza che non si può ridurre all’essere strafatti, arrabbiati, adolescenti eternamente irresponsabili.

Ditemi: PERCHÉ? (WHY?, in questa era anglofona)

“Abbiamo voluto divertirci, abbiamo voluto fargliela pagare, abbiamo voluto stordirci”, “PERCHÉ?”

Ditemelo, urlatelo, ma ditelo; non tramutate in azioni indegne della vostra umanità quel grido di esistere che vi portate dentro, senza saperlo descrivere.

Se siete veramente uomini e donne dovete darmi una risposta vera che non può limitarsi a “Mi piace così” oppure “Non desidero niente, mi va bene così”.

Quand’anche la faceste franca dalla legge, quand’anche vi sentiste vittoriosi perché avete fatto fessi “gli sbirri”, e i genitori, e i preti, e i professori, ecc. ecc. ecc., cosa rimane al giudizio della vostra intelligenza quando questa fuori dai fumi dell’alcol e della droga, vi guarderà lucida e spietata?

Ve lo dico io: il vostro niente vi travolgerà e non avrete nemmeno l’umiltà di chiedere aiuto.

Io vorrei essere, insieme con quanti vi vogliono bene, quella mano che vi tira fuori dal nulla, che vi attira per ancor più abbracciarvi e darvi un’occasione di stima vera.

Chi vi incita a sentirvi padroni della vita, non vi ama, perché nel momento i cui voi stessi diventaste perdenti, sareste considerati quel niente da eliminare.

Date, offrite la vostra giovinezza per costruire quel mondo che vi dicono essere finito.

NON É VERO!!

Nessun’epoca è stata la migliore.

Il tempo e la storia si costruiscono con le nostre mani e con la Sua Grazia, per chi ha la gioia di credere.

Io ci sono, altri ci sono. Non siate banda, ma amici… E la vita diventerà emozione pura, perché sempre nuova.

“…io non sono uno di quelli che dice spacco là, spacco lì

spacco qua non spacco un cazzo zi

ricordati, umiltà

l’essere spontanei all’amore per la musica

è il motivo di fondo

l’amore al centro di tutta la scrittura, mia!” (L’infinita, Arteiu)

Cassano allo Ionio, 18 Agosto 202

 X Francesco Savino Vescovo di Cassano all’Jonio

a cura di Vincenzo Fiore

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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