Brunella Gatto: “la calabrisella giramondo”

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Brunella Gatto è un’ artista calabrese di nascita propriamente cosentina che, nonostante sia legatissima alla sua terra, si reputa una cittadina del mondo ed è per questo che è conosciuta come “la calabrisella giramondo” oltre che come “la regina del folk”.

Inizia giovanissima a studiare canto al conservatorio ed a soli quindici anni risalgono le prime incisioni e riconoscimenti.

Brunella raccontaci di te…

Io, la musica la canto, l’ascolto e la “abito”, uso questo eufemismo per dire che è come un rifugio che da sempre mi offre un riparo immaginario e intoccabile, regalandomi emozioni, evasione e accoglienza.
Non ricordo la mia infanzia senza musica, il canto è diventato prioritario quando sono entrata in conservatorio.
E’ grazie ai miei genitori, se piccolissima, mi sono appassionata alla musica in generale, perché amavano “genuinamente” cantare. Il mio papà, tenerissimo giovincello, chiese la mano, allora si usava dire così, alla mia dolce mamma, cantandole un brano in lingua napoletana, uno dei tanti che seguirono. In casa organizzavamo, insieme a mia sorella Rosalba, una sorta di Sanremo, e si cantava sempre, in macchina, durante i tanti viaggi che facevamo, alle ricorrenze e in tutti i luoghi in cui si stava insieme. A otto
anni partecipai alle selezioni calabresi dello Zecchino d’Oro e da lì, iniziò tutto. Accompagnata sempre dal mio caro papà, facevo feste di piazza con brani di musica leggera con i più conosciuti gruppi del momento. Una sera, un amico di mio padre, gli chiese, poiché mancava una ragazza in un gruppo folkloristico, se potessi prendere il suo posto solo coreograficamente,”non avendo nemmeno provato”. Ed è stato così che mi vide e sentì Rino Giordano, amatissimo e conosciuto cantante di musica folkloristica e non solo, il quale mi volle con lui nel Trio della Sila, allora molto famoso anche all’Estero, insieme allo straordinario Professore, Vincenzo Perugini.
Ero molto coccolata sia da loro che dalle loro famiglie. Non ero solo una cantante, ma una figlia. Avevo solo tredici anni e contemporaneamente alla scuola, frequentavo il Conservatorio, diventando Soprano.
Facevamo concerti ovunque, in Calabria, in Italia con scambi culturali e all’Estero, tra le Comunità dei nostri emigranti e non solo, accolti sempre con trasporto e grande entusiasmo. E’ stato tutto meravigliosamente magico e ho colto tutto quello che potevo, professionalmente e umanamente. Negli anni successivi, crescendo, ho alimentato la mia
evoluzione artistica con l’ascolto e lo studio dei maggiori rappresentanti della musica Folk dell’area Mediterranea, traendo il calore, la forza e la semplicità, che spero ancora oggi di trasmettere durante le mie esibizioni. Con tutto l’amore che ho e ho avuto per il Trio della Sila, presi il volo come una farfalla e cominciai il mio percorso artistico musicale con progetti personali diventando la leadership del gruppo denominato “Brunella Gatto e la sua band”.

Sei stata definita “la regina del folk” . Che cosa rappresenta per te la musica folk?

Ho sempre ringraziato tutti per la definizione di Regina del Folk, però, ad essere sincera, non mi sento tale. La musica Folk rappresenta la tradizione e i costumi della nostra Terra. Ho sempre pensato che non si vive bene il presente se non si conosce il passato.
Passato che si può ritrovare nello spirito antico di quei dolci canti, simili a ninna nanna, intonate dalle lavandaie che si recavano nei fiumi per lavare i panni, in canti per allietare le giornate di lavoro, nei canti di lamento per un particolare disagio sociale, in quelli dedicati all’amore, impossibile o tradito, oppure in quelli dedicati alle festività e ai riti religiosi.

Hai iniziato da giovanissima a cantare musica popolare e lo hai fatto con lo storico “Trio della Sila”. Com’è stata questa esperienza?

L’esperienza con il Trio della Sila, come dicevo all’inizio del nostro incontro, è stata
amorevolmente magica. Mi ha trasmesso la passione sincera e la bellezza che ne scaturisce ancora.

Perché tra le tante proposte musicali scegli di esibirti con la musica popolare?

Mi è sempre piaciuto far conoscere alle nuove generazioni il progetto di fruizione e riscoperta della musica popolare. Ho cercato quindi di innovare i miei canti, esibendosi con il popolare, perché secondo me è l’archivio socioculturale di un popolo.

Secondo te la musica folk che riscontro ha tra i giovani?

I giovani con la loro fantasia e creatività si sono avvicinati alla musica Folk popolare con canti della Tradizione, rivisitando in massima libertà riproponendo canti di importanza sociale, politica e civile, canzoni della tradizione o cantautorale.

Sei un artista che si è esibita in tutta Italia e non solo. Secondo te qual è la regione dove la musica folk ha più clamore?

La musica Folk, un genere musicale diventato famoso in tutto il mondo. E’ stata rivisitata e contaminata con altri generi. In Italia, le Regioni dove sembra continuare e avere successo, è la Campania con la Napoletana, la Puglia con la Salentina e la Sicilia che, insieme ai balli caratteristici del posto, sono valorizzati sempre di più.

Nel 2015 hai ricevuto un importante riconoscimento dalla Commissione Cultura del Comune di Cosenza. Ci racconti questa tua esperienza?

Ho ricevuto molti premi in tutti questi anni ma riceverlo nella mia città, Cosenza, mi ha
emozionata ancora di più. E’ stata quella carezza che ti aspetti sempre da una mamma che ti ama tanto, ma che non è esterna. Tutto questo mi ha dato la carica per continuare la mia attività, di raccoglitrice e interprete di canti popolari e Folk. Grazie ancora.

Il tuo ultimo album è “Se la vita fosse…” con i testi e la musica di Pietro Toscano, gli arrangiamenti di Roberto Spadafora. Raccontaci di questo tuo album…

Se la vita fosse, prende il nome del brano che è nell’album stesso. E’ stato veramente un grande successo, apprezzato dal pubblico sia qui che all’Estero. Un album che tratta di problematiche inerenti all’immigrazione, al lavoro, alle discriminazioni di genere, alla povertà e ai disagi interiori.

Un album dal titolo importante “Se la vita fosse…” Che cos’è per Brunella la vita?

Sono una persona che cerca di affrontare la vita sempre con ottimismo e positività. La amo, la canto, è un regalo unico, è un’enorme tela su cui rovesciare tutti i colori che offre. Con il lavoro che faccio mi viene ancora più facile amare la vita perché la musica regala sia a me che agli altri, gioia di vivere.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Progetti per il futuro sono di continuare a crescere come persona innanzitutto, e poi
artisticamente, imparando tutti i giorni e sperando di fare sempre qualcosa in più rispetto a ieri. Sicuramente ritornerò all’Estero, e svariati scambi culturali, mi porteranno tramite le autorità calabresi in diverse Regioni italiane. Non mancheranno quest’estate i concerti nelle piazze della nostra terra. Sto lavorando per l’uscita del prossimo lavoro musicale. Sarà un periodo molto intenso ma felice, perchè, questo lavoro lo amo, come amo la mia terra, in tutte le sue sfaccettature belle o brutte e continuerò con allegria, passionalità e grande amore. La mia terra, terra di sole, terra di amore.

E’ stato un piacere essere intervistata da te, Antonia Flavio, che ammiro, per la serietà e
professionalità.

Grazie.

ScrepMagazine e il direttore Giuseppe De Nicola ti ringraziano per la gentilezza nel concederci questa intervista!

 

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“Ricordo di un carnevale”

 

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Antonia Flavio
Antonia Flavio nasce a Cosenza il 01/06/1977 dove attualmente vive con la famiglia. Autrice di: "La mia vita i miei amori racchiusi in una poesia", "Echi del mare" e "Diario Bruciato" . Presente su Wikipoesia. L' 8 gennaio del 2020 è stata inserita nell' Albo D'oro dei Poeti, Scrittori ed Artisti Contemporanei Italiani di Cefalù Art. Inserita nell'Albo dei Poeti del comune di Lucito. Iscritta all'Albo dei Poeti e Scrittori italiani. Iscritta all'associazione Cenacolo Letterario Italiano città di Cefalù. Iscritta all' Accademia Mondiale della Poesia. Iscritta presso Associazione socio culturale "Club della poesia" città di Cosenza. Iscritta all'Associazione Culturale GueCI. Iscritta all'Associazione Culturale RDP di Messina. Iscritta ad Accademia Edizioni ed Eventi ETS di Roma. Autore su ScrepMagazine. Vincitrice di numerosi concorsi letterari.

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