“And just like that 2”: che fine ha fatto Sex and the city?

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Arrivata su Sky e Now la seconda stagione di And Just like that ci lascia un po’ perplessi.

Per chi ha amato Sex and the city, serial storico della HBO che inneggiava alla “singletudine” proiettata all’amore , non è stato già facile accettare l’uscita della prima stagione del nuovo serial sequel dell’inimitabile prima serie.

Carrie, Miranda e Charlotte (Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis) erano tornate (senza Samantha/Kim Cattral!) sui nostri schermi ad illustrarci come si erano evolute le loro esistenze da donne di 50 anni.

Tutte e tre immortalate nei loro matrimoni più o meno consolidati e tutte tre in vista di importanti cambiamenti all’orizzonte.

Carrie ha dovuto affrontare sicuramente l’evento più traumatico, la perdita del suo storico amore Big, Chris Noth, e la maggior parte del serial si era concentrato sulla metabolizzazione del dolore e sulla necessità di andare avanti nonostante tutto.

Meno sex e più profondità nella sua nuova vita caratterizzata dall’assenza della sua storica amica Samantha, vero spirito del serial cult.

Anche Miranda e Charlotte hanno intrapreso percorsi importanti: l’una nella sua vera e propria identità gender l’altra nel cercare di rimodellare il suo essere madre tradizionale. Tra vecchie e nuove amicizie dunque la prima stagione ha saputo in qualche modo mantenere parte dello spirito originale adattandolo ad una nuova condizione (ed età) dei personaggi.

«And Just Like That» in esclusiva su Sky e NOW la seconda stagione ...

Il nuovo corso

Questa seconda stagione si apre così proprio sulla nuova vita delle tre amiche. Carrie aperta finalmente alla possibilità di una nuova storia (solo fisica per il momento) con un altro uomo, Miranda, libera da ogni pre-struttura, a Los Angeles con Che, Charlotte, mamma a tempo pieno con le sue remore verso le ‘nuove’ tendenze della prole tanto perfettamente cresciuta.

Se da una parte è interessante notare come la sceneggiatura abbia tentato di rispolverare la vecchia spudorata e senza peli sulla lingua rappresentazione della vita  intima delle protagoniste, d’altra parte il risultato ottenuto è una sorta di  operazione nostalgia che ha un sapore datato.

Ammirevole il proposito ma discutibile il risultato. La maggior parte delle situazioni e dei dialoghi ‘spinti’ risultano ostentare eccessivamente uno stato ormai passato che non si addice  ne alla fisicità ne all’evoluzione dei personaggi della serie e ne fuoriesce una tristezza di fondo che lascia a bocca amara.

Carrie sembra aver perso  non solo la sua freschezza originaria, ma anche quell’accettabile maturità acquisita nella prima stagione di And just like... proponendo una versione di sè che produce un fastidioso effetto nostalgia. Miranda sembra la caricatura di se stessa, mentre Charlotte appare come uno stereotipo continuo di una madre alto-borghese che vive nell’upper side.

Nulla di nuovo neppure dai nuovi personaggi, donne/uomini che attorniano le tre protagoniste ma senza risplendere di luce propria. Non convince neppure l’ambientazione eccessivamente modaiola che riflette una società perfettamente (ed eccessivamente) costruita su lusso, moda e patinata superficialità ma senza quell’alone speciale di cui godeva il serial originale.

Dunque… Ok per Aidan/John Corbett (c’è cascato di nuovo ahimè) ma funzionerà con lui questa volta?

Diciamocelo: non c’è mai stata alcuna intesa intellettuale tra Carrie e Aidan.

Niente interessi in comune,  nessuna reciproca curiosità. Aidan è l’uomo con cui Carrie voleva stare solo perché teoricamente era giusto, ma che non ha mai davvero legato con lei. In fondo, diciamocelo pure, Carrie non si lega a nessuno per la vita, è uno spirito libero e modaiolo, a parte per le sue amiche.

E a proposito di amiche…

Ridateci Samantha (si attende il suo atteso ritorno) e il vecchio, sano, black humour della serie…

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

‘Bel Ami’ un romanzo moderno

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