“Venere e Giove” di Maria Cristina Adragna

212030

VENERE E GIOVE

Dicevano che il tempo
fosse un medico infallibile,
ma il mio cuore non riesce
a beneficiare della sua cura.

Ci sono amori che sfioriscono
al triste sentore del primo inverno,
molti altri si rifugiano
nei vani assolati
di un ricordo immortale.

Come potrò
ricongiungermi al mare,
se in braccio alla notte
hai dismesso il mio faro?

Sono una vittima dell’universo,
che allinea pianeti sul far della sera.

E se un giorno fossi capace
di imporre un governo
al nostro destino,
vorrei librarmi con te nel cielo,
fino al momento dell’apocalisse.

Eppure oggi sto già vivendo
la mia inattesa fine del cosmo,
poiché mi lasci
ad un mondo in cui piove…

perchè non siamo Venere e Giove?

Maria Cristina Adragna

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“Un rigido inverno” di Maria Cristina Adragna

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Siciliana, nasco a Palermo e risiedo ad Alcamo. Nel 2002 conseguo la Maturità Classica e nel 2007 mi laureo in Psicologia presso l'Università di Palermo. Lavoro per diverso tempo presso centri per minori a rischio in qualità di componente dell'equipe psicopedagogica e sperimento l'insegnamento presso istituti di formazione per operatori di comunità. Da sempre mi dedico alla scrittura, imprescindibile esigenza di tutta una vita. Nel 2018 pubblico la mia prima raccolta di liriche dal titolo "Aliti inversi" e nel 2019 offro un contributo all'interno del volume "Donna sacra di Sicilia", con una poesia dal titolo "La Baronessa di Carini" e un articolo, scritti interamente in lingua siciliana. Amo anche la recitazione. Mi piace definire la poesia come "summa imprescindibile ed inscindibile di vissuti significativi e di emozioni graffianti, scaturente da un processo di attenta ricerca e di introspezione". Sono Socia di Accademia Edizioni ed Eventi e Blogger di SCREPmagazine.

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