“Venere e Giove” di Maria Cristina Adragna

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VENERE E GIOVE

Dicevano che il tempo
fosse un medico infallibile,
ma il mio cuore non riesce
a beneficiare della sua cura.

Ci sono amori che sfioriscono
al triste sentore del primo inverno,
molti altri si rifugiano
nei vani assolati
di un ricordo immortale.

Come potrò
ricongiungermi al mare,
se in braccio alla notte
hai dismesso il mio faro?

Sono una vittima dell’universo,
che allinea pianeti sul far della sera.

E se un giorno fossi capace
di imporre un governo
al nostro destino,
vorrei librarmi con te nel cielo,
fino al momento dell’apocalisse.

Eppure oggi sto già vivendo
la mia inattesa fine del cosmo,
poiché mi lasci
ad un mondo in cui piove…

perchè non siamo Venere e Giove?

Maria Cristina Adragna

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“Un rigido inverno” di Maria Cristina Adragna

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