Ed è stato Natale nella Chiesa di San Benedetto con tutte le solennità in calendario fino all’Epifania e al Battesimo di Gesù; è stato tempo di ascolto e di riflessione, di apertura dell’anima all’essenza della Spiritualità cattolico – cristiana; è stato tempo di ripiegamento su se stessi ed è stato tempo di occhi rivolti verso il cielo in cerca di Speranza.
Don Domenico ha donato a tutti noi in assemblea spunti di riflessione carichi di intensa profondità come “mettere la verità prima della persona è una bestemmia” di Simone Weil.
Frase che sintetizza gli aspetti del Potere malato che la Storia ci ha consegnato nei secoli passati e, a mio parere, anche oggi, sotto ogni forma di integralismo e di oppressione di donne, uomini, popoli, di falsità politica e sociale, di ingiustizia che si perpetua al nascere di ogni nuovo giorno sulle vite di tanti esseri viventi sulla Terra.
Eppure se interpretiamo il senso contrario del concetto in questione, comprendiamo pienamente la lezione di umanità che fuoriesce “come lava da un vulcano”.
Un altro spunto di riflessione proposto da Don Domenico è il seguente: “Immaginare che Dio abbia un volto luminoso, significa affermare che Dio ha un cuore di luce, che in lui non c’è ombra, che per nessuno ci sarà la notte per sempre“.
Che meraviglia questa affermazione!
Si lega al messaggio di speranza e di amore a cui ogni essere umano vorrebbe giungere, ma il problema non si posiziona nel fatto di non credere nell’amore di Dio, quanto nel non saper recepire il concetto stesso di Amore di Dio per noi troppo intrisi e delusi dell’esempio di non-amore che questo mondo ogni attimo ci mostra.
Quindi rendersi consapevoli che un Amore così smisurato possa essere rivolto a me, a noi, a tutti, in infinita gratuità, fa “quasi venire le vertigini“.
Personalmente mi incanta coniugare Dio e bellezza, sì, la bellezza di Dio, che non riesco a immaginare ma riesco ad avvertire interiormente.
Dio Fede Bellezza, da ricercare in ogni cosa e luogo, in un sorriso e in uno sguardo, in un ricordo, in un recupero di emozioni perdute.
Noi, alla San Benedetto, abbiamo trovato la bellezza di Dio nei presepi in mostra, per esempio, dai quali traspariva tanto amore e tanta passione da parte degli artisti che li hanno realizzati.
La bellezza Dio, la tenerezza di Dio, e chissà, mi chiedo, forse un giorno anche io potrò dire quella piccola frase che non sono mai riuscito a pronunciare: sono felice.
Forse sto costruendo le basi, la Speranza c’è, non è poca cosa.
“Per nessuno ci sarà la notte per sempre“.
Tommaso Cozzitorto
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