“Un Bel Mattino” elogio all’amore di Mia Hansen Love

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Possiamo essere riportati all’Amore anche se abbiamo rinunciato da tempo alla sua bellezza?

Il bellissimo film di Mia Hansen Love del 2022 ci fa porre questa e tante altre domande a cui non è sempre facile poter rispondere. Nel cast la bravissima  Léa Seydoux, Pascal Greggory, Melvil Poupaud, Nicole Garci.

L’ispirazione è autobiografica.

Mia Hansen-Løve si serve di un riferimento privato e doloroso, il ricordo del padre malato. Un bel mattino,  ci mostra la vita di Sandra (Léa Seydoux), interprete per lavoro e  madre single di Linn (Camille Leban Martins).

Il sentimento che unisce Sandra al suo papà, Georg (Pascal Greggory), professore e uomo di vasta cultura,  colpito dalla vita proprio nel punto di massima vulnerabilità, è solido e tale resta per tutto il corso del film.  Una malattia degenerativa sottrae vitalità alla mente dell’uomo, lucidità allo sguardo. Sandra accudisce amorevolmente il padre in un percorso, la ricerca di un posto dove ci si possa prender cura di lui, che si fa più doloroso ogni giorno che passa.

Arriva poi un altro Amore.

L’amore che nasce tra Sandra e Clément (Melvil Poupaud).

I due si conoscono da un po’, lui ha sempre provato qualcosa ma in silenzio, di nascosto. Sandra, dal canto suo e per gran parte del tempo, ha pensato a una calorosa amicizia e niente più. Sceglieranno di amarsi nonostante vari ostacoli perchè questo Amore è una forza positiva nella vita di tutti e due, specialmente per Sandra. La sua esistenza prosegue così tra l’amore che nasce e il dolore per il padre, la complicità con la sorella Elodie (Sarah Le Picard) e l’altra ancora di salvezza, la mamma Françoise (Nicole Garcia).

Amore e dolore

Léa Seydoux si spoglia del glamour e del suo sex appeal per indossare un personaggio vero; quotidiana, essenziale , luminosa di una luce pura. Ha “un’asciuttezza elegante” che allontana il  superfluo. Il suo è il ritratto di una femminilità schiacciante, malinconica ma sentimentale con un erotismo fresco e genuino.

Amore e sesso qui sono presenti ma carichi di una sensualità misurata e che armonizza il tutto in un insieme mai volgare o eccessivo. Un bel mattino vive di atmosfere intrecciate, spazi abitati ma di passaggio, mezzi di trasporto, traslochi  emotivi.

Un racconto di assenze e presenze entrambi forti in cui perdersi è anche un ritrovarsi. Sandra perde un padre, che è ancora vivo ma è come se non ci fosse più, e contemporaneamente inizia una nuova fase di Vita .  Nel mezzo sempre l’amore nelle sue varie forme di espressione: di una figlia per un padre, un commovente  Pascal Greggory, di una donna per il suo compagno, di una madre per la figlia.  Il dolore e la felicità occupano la vita in maniera duplice. e lo fanno attraverso l’importanza degli oggetti che fanno di una persona quello che è, dei posti vissuti, delle relazioni finite e ricominciate, e della memoria. Alla fine c’è sempre la vita, che continua nonostante tutto, nonostante il Dolore e la morte dell’anima , nonostante la Paura dell’Amore, nonostante la Fine di qualcosa che non è più e un Addio troppo difficile da dirsi.

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