Ultimo e la sua “Alba”

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Ogni generazione ha i suoi miti musicali.

Nel corso della nostra esistenza noi sperimentiamo una grande varietà di emozioni che sono legate all’amore, all’odio e alla conoscenza di noi stessi.

Questi processi, che si alternano in maniera anche confusa e non ben delimitata, sono sempre più forti ed intensi nelle personalità artistiche che, tramite la loro arte ne condensano i significati che vanno oltre le generazioni.

I contenuti sono sempre uguali, quello che cambia sono i mezzi di trasmissione e la forma.

Nello specifico, l’amore e gli altri sentimenti non possono considerarsi difformi tra un uomo vissuto secoli fa e un uomo della nostra epoca.

L’artista di oggi, infatti, non produce nulla di nuovo, semplicemente lo esprime con i sistemi e modi dell’epoca in cui vive.

Se ci riferiamo alla musica ,ad esempio, i giovani non fanno fatica ad adeguarsi ai linguaggi moderni, anche se i contenuti sono quelli eterni, amore, passione, dolore.

Pur non essendo giovanissima, seguo le nuove tendenze musicali e gli artisti emergenti, perché mi soffermo sui messaggi che trasmettono nelle loro canzoni e non sul modo in cui lo fanno.

Da qualche tempo seguo Ultimo, un cantante delle nuove generazioni, di cui ho apprezzato alcune sue canzoni.

Il suo ultimo disco è il riassunto di un autore che con intensità si muove, aiutato dal suo pianoforte, tra le pieghe dell’animo in modo delicato.

Ultimo è un artista che riesce a raccontare amori che riempiono il cuore, e amori che lo spezzano, fanno piangere e soffrire.

Sempre coerente con il suo stile.

Lui continua a mostrarci il suo mondo, che è fatto di ballate malinconiche, romantiche, in cui racconta sé stesso e i suoi sentimenti, i suoi tormenti e le sue insicurezze, con un linguaggio semplice, tanto che è in grado di arrivare a tutti.

Nel suo quinto album, Ultimo rimane orgogliosamente fedele a sé stesso,al suo mondo, rivendicando la sua unicità.

Con il brano Alba è tornato a Sanremo, in questo brano ci sono le sue riflessioni, lo stile e il talento dimostrato finora. Non è una canzone d’amore, è piuttosto un inno al cambiamento, al non limitarsi a sopravvivere, a vivere rendendo noi felici.

È un inno a non aggrapparsi alle cose che facciamo, alle nostre abitudini, a non sottovalutare le sofferenze e a non amare solo chi la pensa come noi.

Alba è una metafora, noi ora viviamo nella notte e l’alba è un modo diverso di vivere, un modo più vero e sincero.

E con “ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi” intende proprio questo, se chiudiamo gli occhi e ci ascoltiamo, sentiamo pensieri diversi da ciò che diciamo spesso per far contenti gli altri.

In Alba fa riferimento ai sogni, ai dubbi sul senso della vita, alle speranze e alla voglia di superarsi.

L’amore arriva solo nel momento finale, quando negli ultimi versi dice “quando vivi un giorno bello ridi e pensami, a me basta solo questo per non perderti”.

Quello di cui parlo è un amore universale.

Credo che amore non sia solo vivere sotto lo stesso tetto, avere figli o dormire insieme.

Si può amare anche senza parlarsi mai e vivendo in parti diverse del mondo.

Se so che una persona che amo mentre vive un giorno bello ride e mi pensa, allora per me vale più di qualsiasi altra cosa.

Ha deciso di mettere questi versi alla fine di Alba perché crede che quando ci s’interroga sul senso della vita, alla fine, ci si rifugia sempre nell’amore.

Anzi, più che nell’amore, nell’amare.

Non c’è bisogno di parlare, siamo collegati tutti, da cosa non lo so… La canzone dimostra tutta la maturità di Ultimo che a 27 anni è cresciuto anche musicalmente e non solo d’età.

Angela Amendola

 

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