Tutto può succedere (Parte 1a)

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  La storia che mi accingo a raccontare è tratta da fatti reali che potrebbero coinvolgere chiunque.

  Vi sono catastrofi che colpiscono famiglie e anche a distanza di anni portano il segno.

  Le protagoniste della nostra storia sono Gianna e Doriana, madre e figlia che si amano e si odiano, entrambe vittime della droga.

  Gianna è una donna di mezza età divorziata, e vive con i suoi due figli Doriana di 22 anni e Marco di anni diciannove, un ragazzo molto pacato con un lavoro che gli permette di mantenersi ed aiutare la propria famiglia.

  Nadia, la maggiore dei figli, è felicemente sposata con un bimbo di appena sei mesi. Vive parecchio distante da loro, e quando può, si reca a trovarli ma sempre a malincuore, perchè in quella famiglia regna tutto, tranne la pace e la serenità, motivo per cui  non ha mai voluto portarvi il figlioletto.

   Immaginate, quindi, la sofferenza che incombe in quella casa, ma soprattutto ciò che deve subire Marco, unica persona sensata della famiglia che riesce, nonostante tutto, a mantenere un certo equilibrio.

   Malgrado sia intimorito dai ricordi, Marco è colui che ci darà testimonianza della storia incresciosa che ha coinvolto tutti i suoi cari. Il suo intento è di fare comprendere al mondo intero, soprattutto a coloro che si trovano nella sua medesima situazione, di non scoraggiarsi ma trovare la forza di lottare malgrado le avversità. 

    Il sentimento che nutre per la sua famiglia è molto forte, ed è tanta la gioia di vederla nuovamente riunita che vuole raccontarci la sua storia…

    I miei genitori si conobbero nel bar dove mamma lavorava come cassiera e mio padre vi si recava sovente nei momenti di break.

   Fra di loro si era creato un bel feeling e nell’arco di due anni convolarono a nozze.

   Subito dopo il matrimonio ebbero la prima figlia, ma ahimè, mia madre fu costretta a lasciare il lavoro per dedicarsi totalmente alla famiglia.

   Mia sorella Nadia  era molto lagnosa, soprattutto alla sera in cui piangeva ininterrottamente, costringendo il babbo a dormire nell’altra stanza.

   Non so se questo abbia influito in modo negativo su di noi,  perchè mio padre, dopo avere avuto un comportamento irreprensibile, non facendoci mancare nulla, colmandoci di mille attenzioni, dopo 5 anni in cui  eravamo venuti al mondo mia sorella Doriana ed io, cambiò atteggiamento soprattutto verso nostra madre che si ritrovò a doversi occupare di noi, a tempo pieno, ritrovandosi, suo malgrado, a trascurare sé stessa.

   Da quel momento il rapporto fra i miei genitori cominciò a logorarsi e mio Padre, piuttosto che farci svagare e prendersi cura di noi, preferiva andare a sbronzarsi nei bar, e quando alla sera rientrava in casa ubriaco fradicio, tutti intimoriti andavamo a rifugiarci in camera. 

   Mamma era vittima dei suoi soprusi e violenze. La picchiava e la costringeva a fare anche le cose più impensate.

   Rammento una notte in particolare in cui udii le sue urla, mi alzai dal letto di soprassalto e andai a vedere cosa stesse succedendo.

   Rimasi impietrito…Quella scena non la dimenticherò finchè avrò vita!!!

   Mio Padre si era avventato su di lei come un animale e la stava possedendo con forza.

   Da quel momento cominciai ad odiarlo, ma preferii tenere per me quell’episodio non riuscendo a parlarne con nessuno, nemmeno con lei.

   Inizialmente mamma non reagiva, piangeva e si disperava, finchè un giorno incontrò casualmente un’amica di vecchia data, Orietta, con la quale decise di riallacciare i rapporti e, grazie ai consigli di costei, riuscì finalmente a cambiare, ma soprattutto a difendersi.

   Anche la sua amica  non aveva avuto una vita facile!

   Si era sposata molto giovane, ma al contrario di mamma, non aveva  mai provato la gioia di diventare madre. Incomprensioni e tradimenti l’avevano indotta a separarsi dal marito, e in seguito a divorziare.

   La sua vita era stato un vero fallimento!

   Per anni, anche lei aveva brancolato nel buio nella disperazione più totale, ma un giorno conobbe un giovane aitante che la fece innamorare e trasformò la sua tristezza in allegria.

   Si, ma a quale prezzo?…

C O N T I N U A…

Grazia Bologna

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

L’ex Suor Cristina e il suo cambiamento

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