Tea Falco racconta Caterina Palumbo in Donne di Calabria

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In onda su Rai Storia (canale 54) martedì 5 luglio alle ore 22.10

TEA FALCO RACCONTA CATERINA TUFARELLI PALUMBO
NELLA TERZA PUNTATA DI “DONNE DI CALABRIA”

La storia della prima donna sindaca in Italia ricostruita attraverso immagini di repertorio e le testimonianze di: Giusy Versace, Claudio Cavaliere, Elisabetta Tripodi, Maria Rita Acciardi, Mons. Carmelo Perrone, Giorgio e Camilla Pisani

Martedì 5 luglio alle 22.10 continua in prima visione su Rai Storia la docu-serie “Donne di Calabria”, una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli.

Tea Falco è la protagonista della terza puntata diretta da Domenico Modafferi e dedicata a Caterina Tufarelli Palumbo, la prima donna sindaca eletta in Italia nel comune di San Sosti (CS) durante le elezioni del 1946, le prime in cui le donne poterono votare ed essere votate.

Eletta a soli 24 anni, subito dopo aver conseguito la maturità classica e la laurea in giurisprudenza a Roma, Caterina Tufarelli Palumbo si impegnò da subito per ricostruire San Sosti, piccolo borgo montano nel Parco Nazionale del Pollino.

Avvalendosi dell’amicizia nata ai tempi del collegio romano con le figlie di Alcide De Gasperi, che nel frattempo era diventato Presidente del Consiglio dei Ministri, ottenne i fondi per ricostruire la maggior parte delle opere distrutte dalla guerra, come il campanile, i mercati, il cinema, le scuole, e costruì molte nuove infrastrutture che arricchirono il paese cosentino.

Mossa da un profondo senso civico e dal desiderio di supportare le classi più deboli promosse l’alfabetizzazione, la costruzione di asili nido e dell’orologio cittadino per permettere ai contadini di non lavorare oltre le ore per le quali venivano pagati. Se empatia e umiltà hanno contraddistinto il suo lavoro e la sua persona, noto era anche il suo impegno per l’emancipazione femminile, che dimostrò sdoganando l’uso della bicicletta, considerato al tempo un mezzo di dubbia moralità per le donne.

Una donna di fede che per oltre trent’anni fu anche Presidente delle Dame di Carità, dedicandosi agli orfani, ai disabili e agli anziani.

Nel 2016, l’allora Presidente della Camera Laura Boldrini decise di inaugurare la “Sala delle Donne” a Palazzo Montecitorio dove sono raffigurate donne esemplari che hanno avuto un ruolo di rilievo nella Repubblica italiana, come le donne sindaco: tra queste anche Caterina Tufarelli Palumbo.

La narrazione si avvale di immagini e filmati di repertorio, illustrazioni animate e di interviste a testimoni del mondo della cultura, della politica e della società civile, tra cui la deputata Giusy Versace, lo scrittore Claudio Cavaliere, l’ex sindaca di Rosarno Elisabetta Tripodi, la cugina Maria Rita Acciardi, il parroco di San Sosti Mons.

Carmelo Perrone, il figlio Giorgio Pisani e la nipote Camilla Pisani. A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Calabria in cui Caterina ha vissuto e lavorato come la sua casa a Castrovillari, Villa Katty, il borgo di San Sosti, San Giovanni in Fiore e il Santuario della Madonna del Pettoruto a cui era molto devota.

“Donne di Calabria” è una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura. Una docu-serie in 6 puntate da 50’ ciascuna prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli. La puntata con Tea Falco su Caterina Tufarelli Palumbo è diretta da Domenico Modafferi e sceneggiata da Angelica Artemisia Pedatella.

Per ulteriori informazioni: Mongini Comunicazione_02/8375427

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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