Senza Dio

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Senza Dio siamo diventati
ammalati, disturbati,
confusi, illusi e imprigionati…
a vista controllati…
Ci affanniamo a capire
tutto ciò che riesce a mentire,
piuttosto che farlo con chi ha sol amore da dare.
Troppi rincorrono solo il denaro
col cuore avaro
di chi sfrutta l’uomo come un somaro.
Uomini, esseri usati come pedine
e se ne fottono se va in rovina
tanto conta solo la propria di vita, e mai un’anima assassina.
Rincorriamo un po’ tutti, chimere distratte
che soffocano nelle loro cravatte
fatte di strade distorte e contorte.
Senza Dio siamo diventati
dimentichiamo chi ci ha al mondo destinati,
destinati per viver da umili e … non per esser umiliati.
Abbiam perduto la strada maestra
quella che, la mattina ci desta
col cuore sempre in festa.
Perdendo assieme ad essa
anche la promessa
di amar e difender la vita stessa.
Senza Dio siam tropo poveri per aiutare i poveri;
senza Dio siamo troppo poveri per essere veri;
senza Dio siamo troppo poveri per esser sinceri.
Viviamo adagiati sugli allori
come se Dio non esistesse a priori
mentre lui vede e bene nei nostri cuori.
Siamo diventati orfani di umanità
credendo che Dio accanto non ci sta
mentre lui si rattrista della nostra meschina povertà.
Ci stanno chissà dove trasportando,
ingannando il mondo
spingendoci verso il fondo.
Ci vogliono artefatti
crudi e distratti
così che, possiamo essere facilmente distrutti.
Ci rinnegano la libertà
con la scusa che stando vicini si morirà,
ma loro lo sanno bene chi vivrà,
chi di noi resterà.
Quando gli uomini rinnegano Dio
lo fanno sol per il proprio IO
che sordo e muto dentro il proprio ego in oblio,
calpesta i fratelli suoi che sacrifica nel proprio suolo natio.
Siamo senza Dio quando perdiamo…
… di vista quel che siamo,
quando ci allontaniamo da ciò che noi vogliamo,
quando ci lasciamo trascinare altrove, oltre ciò in cui crediamo.
Senza Dio quando calpestiamo qualcun altro
quando ci prendiamo gioco del disastro
con cui uomini di potere ci han corrotto.
Senza Dio, quando non lo cerchiamo.
E quando la vita sperperiamo,
siamo senza Dio quando sopra di tutto… l’amore manchiamo.

Umberta Di Stefano (16apr21)

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Umberta Di Stefano
Mi chiamo Umberta Di Stefano e sono nata e cresciuta a Ceccano (FR), dove vivo. Sposata, mamma di tre ragazzi (Andrea, Chiara e Valeria), grande lavoratrice fino a qualche anno fa. Oggi mi dedico alla mia famiglia, alla lettura, alla scrittura e collaboro con molte associazioni nazionali e locali. Scrivo dal 2013, dalla data della mia prima opera “L’Angelo che prestò le sue Ali ad una Fenice”, ma in cuor mio l’ho sempre fatto. Data la mia pessima “grammatica giovanile”, ciò che realmente la vita aveva in serbo per me, s’è quindi rivelato in tarda età. Sono in varie raccolte di poesie delle “Edizioni il Viandante”, Casa Editrice che mi ha tenuta a battesimo e ciò non si può dimenticare. Con loro ho pubblicato nel 2018 “Un Angelo senza Memorie”. Oggi sono una donna ancora più determinata ad imparare tutto ciò che mi manca per poter raccontare le tante verità, dal mio punto di vista, secondo la maturità che ho raggiunto in questi anni e che spesso il mondo fa finta di non vedere. Dio ci benedica tutti!

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