Semplicemente Giulia (Parte 13a)

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Per leggere la puntata precedente clikka sull’immagine qui sotto:

Semplicemente Giulia (Parte 12a)

…Certamente il suo desiderio più grande era di sposarsi, ma in amore non era mai stata fortunata, malgrado avesse avuto tanti corteggiatori. 

Giulia era una donna sofisticata e molto bella; dopo anni di sforzi, finalmente era riuscita ad ottenere una linea perfetta. 

La carnagione chiara e la sua folta chioma di colore mogano, che le scendeva lungo le spalle, la rendevano molto intrigante. 

Anche  il suo passo elegante e leggero riusciva a catturare tutti i passanti. 

Per anni, era stata fidanzata con Federico, un uomo che aveva la parrucchiera di fronte allo studio legale dove Giulia lavorava come segretaria. Egli le aveva fatto una corte spietata al punto di farla innamorare.

Quando Giulia, durante le pause di lavoro, si affacciava alla finestra, i due innamorati amoreggiavano da lontano e si mandavano tanti baci. 

Inizialmente il loro fu un bellissimo idillio, ma a lungo andare, Federico cominciò ad essere geloso e possessivo. Pretendeva di vedere la fidanzata tutte le volte che lo desiderasse, e, se la povera  Giulia non poteva, la tempestava di telefonate, insulti e scenate di  gelosia. 

Non vi erano dubbi…Il loro era diventato un amore tossico.

Più il tempo passava e più il loro rapporto era invivibile, soprattutto quando Federico cominciava a seguirla di nascosto, perchè non si fidava di lei; e quando veniva preso dall’ira, non solo la insultava ad alta voce, ma  le dava qualche sberla, rendendola ridicola davanti a tutti, malgrado, dopo, si metteva in ginocchio e con lacrime di pentimento le implorava perdono.

Insomma, ormai era diventata una situazione insostenibile…Quell’uomo aveva seri problemi, ma guai se Giulia osava dirglielo, diventava ancora più aggressivo.

 Povera Giulia, lo amava, ma era molto stanca, e dopo svariati tentativi di lasciarlo, quattro anni dopo, era riuscita, finalmente, a liberarsi di lui…

C O N T I N U A…

Grazia Bologna

Clicca sul link qui sotto per leggere un mio articolo precedente:

“L’Attesa”… Poesie sotto il vulcano “Canti a lu ventu”

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