Prima di domani

Quanto più capisci te stesso, tanto più capirai il mondo.

(Paulo Coelho)

Uno dei motti più famosi nel mondo della mitologia greca era “γνῶθι σαυτόν” ovvero “conosci te stesso”, una scritta incisa a grandi caratteri sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi.

Molte sono le ipotesi relative alla sua origine, ma secondo diversi racconti si tratta di un oracolo pronunciato dalla stessa divinità.

Nell’antichità questa massima aveva un significato religioso ed era spesso affiancata dal motto “μηδὲν ἄγαν”, cioè “nulla di eccessivo”.

Una sorta di invito alla moderazione, al rispetto per gli dei e per la religione, a riconoscere i propri limiti e a non superarli per non peccare di “ὕβϱις” cioè “orgoglio, presunzione” nei confronti della divinità.

Nell’oracolo si può però notare anche una moderna esortazione a indagare dentro di sé, per scoprire che quello che cerchiamo spesso è dentro, non al di fuori di noi, così insegna la saggezza greca.

Solo chi “si conosce” infatti è realmente consapevole della propria esistenza e della vita e può quindi apprezzarla dando il meglio di sé.

Anche Socrate ritiene che, solo la conoscenza di sé e dei propri limiti rende l’uomo sapiente, oltre a indicargli la via della virtù e il presupposto morale della felicità.

Per Socrate infatti una vita inconsapevole e di cui non si è realmente padroni non è degna di essere vissuta.

Socrate, Platone, Sant’Agostino, Kant, Nietzsche, il pensiero filosofico esorta da sempre a riconoscere il bello che abita nel nostro animo e nella nostra mente, ma anche la nostra fragilità e imperfezione.

Questi stessi temi sono trattati nel film drammatico-filosofico “Prima di Domani” (titolo originale: Before I Fall), uscito negli Stati Uniti nel 2017, regia di Ry Russo_Young.

Un film coinvolgente e profondo, tratto dal romanzo di Lauren Oliver “E finalmente ti dirò addio”, che trasporta lo spettatore nello stesso vortice di interrogativi in cui è precipitata la protagonista.

Nel film si narra la storia di Sam, una ragazza che sembra avere tutto per essere felice, una vita perfetta e senza problemi, fatta di feste, musica, vestiti alla moda, popolarità, sesso.

Tutto però cambia dopo un incidente d’auto, è imprigionata in una sorta di loop temporale e si trova costretta a rivivere sempre lo stesso giorno.

È proprio trascorrendo sempre la stessa giornata che si rende conto, ogni volta, di un aspetto nuovo: di una persona che ha ignorato e che avrebbe dovuto trattare meglio o della verità sul rapporto con le sue amiche.

Alla fine del film Sam capisce qual è lo scopo della prigione in cui è intrappolata: il destino le permette di vivere più volte il giorno prima della sua morte, per cambiare in meglio la sua vita e poter quindi morire in pace.

La protagonista si rende conto di ciò che avrebbe dovuto fare sin dal principio: vivere in modo autentico, senza cambiare per compiacere gli altri e dando il giusto peso alle cose.

Decide perciò di dare valore al rapporto con la sorellina e con i genitori, capisce chi sarebbe stato il ragazzo veramente giusto per lei e parla con Juliet, la ragazza che bullizzava con le sue amiche, salvandola dal suicidio.

A Sam viene dunque offerta un’ultima possibilità, maturare una nuova consapevolezza di se e delle cose che contano, per migliorare la sua vita e cambiarla: per vivere veramente e morire senza rimpianti.

Tutti dovremmo renderci conto dei comportamenti sbagliati e superficiali che caratterizzano il tempo presente, che banalizzano anche le vite apparentemente perfette. Il tempo scorre e, facendo questa scoperta troppo tardi, l’idea di aver sprecato gran parte della propria esistenza a competere con gli altri o ad emularli o semplicemente ad omologarsi agli altri, potrebbe risultare una terribile sconfitta.

Certo è più facile vivere come faceva Sam nella prima parte del film, pensando solo a divertirsi, appagare i propri frivoli desideri, sfuggendo alla riflessione e ignorando tutto ciò che non ci riguarda direttamente.

Il “diventa quello che sei” citato nel film è un messaggio diretto a tutti: realizzare la nostra vera natura, costruire liberamente e autonomamente strade da percorrere, esplorare mondi nuovi, fare nuove esperienze, riconoscere le proprie potenzialità e accettare i propri limiti, è la via della felicità, perché la felicità si può raggiungere solo restando autentici, coerenti con sé stessi, unici e irripetibili, per realizzare una vita bella e ricca di significato.

Crescere, imparare cose nuove, superare ostacoli e difficoltà, conoscersi in profondità e accettarsi per come si è, costruire la propria identità, conduce ad uno stato di benessere e di pace con se stessi e con gli altri.

Questo importante messaggio che nasce nell’antica Grecia, percorre la cultura occidentale, ci giunge dal film “Prima di domani” ma, purtroppo sembra inascoltato da molti.

Asia Molinaro

Liceo Classico Artistico “F. Fiorentino”

Lamezia Terme

 

 

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