Palermo: prima edizione del Premio Culturale Andromeda

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Domenica, 14 maggio u.s., è andata in onda, presso il Teatro De Seta dei Cantieri Culturali Ducrot di Palermo, la serata clou dell’anno sociale 2023 dell’Associazione Club Culturale Andromeda con lo spettacolo di solidarietà organizzato in collaborazione con l’Associazione “Prima gli ultimi. Nessuno è straniero”.

L’evento ha avuto un duplice scopo: premiare i vincitori della Prima Edizione del Premio Culturale Andromeda e raccogliere fondi per scopi umanitari da parte dell’Associazione “Prima gli Ultimi. Nessuno è straniero”, presieduta dal giornalista Rino Canzoneri.

“Prima gli ultimi” è un’organizzazione di volontariato, senza scopo di lucro, che opera in modo trasparente e si occupa esclusivamente di giovani migranti e ragazze madri in situazione di difficoltà per sostenerli nel loro difficile processo di autonomia e di integrazione in un Paese a volte ostile.

Nel corso della serata Rino Canzoneri ha presentato con commossa partecipazione alcuni dei giovani accolti dall’Associazione, fra i quali due ragazze accompagnate da due minori provenienti dall’Eritrea e dalla Nigeria, che, grazie agli aiuti dei volontari, stanno studiando per conseguire l’attestato di operatori socio-sanitari e un ragazzo, Mohamed, proveniente dal Gambia, che sta studiando per conseguire il diploma in infermieristica.

Canzoneri nel suo intervento ha precisato che, oltre ai contributi provenienti da iniziative benefiche e donazioni, è richiesta la disponibilità di volontari che possano dedicare un po’ del loro tempo e delle loro risorse alle esigenze dei migranti accolti per aiutarli a risolvere situazioni di particolare emergenza.

ll Club Culturale ANDROMEDA, con sede a Palermo e presieduto dal notaio Salvatore Abbruscato, è nato nel dicembre dello scorso anno dall’esigenza di riprendere le attività culturali messe all’angolo dall’ondata pandemica del 2019.

“L’immagine scelta per il nostro logo – ha precisato Abbruscato – è il “Parnaso” di Raffaello Sanzio, che trovasi nella Stanza della Segnatura presso i Palazzi Vaticani.

Il Parnaso è un affresco di tipo mitologico e classicheggiante in cui  l’artista raffigura il mondo della classicità, della cultura umanistica e della poesia”.

“La scelta è ricaduta su questo affresco –  ha continuato il Presidente – per sottolineare con maggiore forza il carattere del Club che inneggia alla cultura umanistica e al valore dell’arte e della cultura come veicolo verso il bello e il sublime.

Il nome di ANDROMEDA è stato scelto non tanto come riferimento alla “vicina” costellazione quanto alla figura mitologica, figlia di Cefeo, Re degli Etiopi, e di Cassiopea,  per sottolineare l’attenzione del Club alla questione della violenza sulle donne”.

“Il Club” – ha sottolineato ancora il Presidente Abbruscato – “non ha scopo di lucro ed è inteso al coinvolgimento di tutte le persone che desiderino farne parte con l’organizzazione di visite guidate e gite a monumenti o località varie, con l’indizione di dibattiti e conferenze su temi di natura culturale, artistica e scientifica, con l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni artistiche come mostre, rassegne e concerti tesi a promuovere la cultura, l’educazione e l’elevazione civile e culturale della persona e della collettività”.

Al Premio Letterario ANDROMEDA  hanno partecipato scrittori e poeti che, su tema libero, hanno scritto e inviato i loro racconti e le loro poesie alla giuria del premio, presieduta dalla organizzatrice dell’evento, la scrittrice e critica d’arte Sandra Vita Guddo.

La commissione giudicatrice è risultata composta dalla stessa Sandra Vita Guddo e da personalità che operano nel campo letterario e del giornalismo come Vincenzo Fiore, Domenico Pisana, Mariza Rusignuolo e Pompeo Maritati.

Pompeo Maritati, Direttore Editoriale della Rivista online Il Pensiero Mediterraneo e Presidente dell’APSEC, Associazione per la Promozione delle Scienze, dell’Educazione e della Cultura, da me interpellato sottolinea: “Anche se da lontano, ho avuto modo di constatare la professionale organizzazione e conduzione del Premio ANDROMEDA, elemento che ha determinato una folta partecipazione di concorrenti agguerriti, professionali e di rilevante statura artistica, nonostante si fosse alla prima edizione. La mia Rivista, Il Pensiero Mediterraneo, per quanto di competenza, ha dato il giusto spazio così come non posso non rilevare di essere stato immensamente felice e  onorato di aver partecipato alla giuria selezionatrice, con la speranza di aver dato il mio modesto ma onesto contributo.

La qualità dei lavori presentati è testimonianza inequivocabile che la nostra Cultura   è  ancora viva, partecipata e difesa dalla barbarie di un decadentismo che preoccupa non poco, così come, sino a quando ci saranno persone della levatura del Presidente del Club ANDROMEDA, Salvatore Abbruscato e della Presidente della giuria, Sandra Vita Guddo che si prodigano con amore, passione, dedizione e grande professionalità a organizzare tali manifestazioni, la Cultura potrà dormire sonni tranquilli”.

Maria Rusignuolo, autrice di numerosi saggi su Alessio Di Giovanni, Verga, Pirandello, Dante e sulla scrittura e l’arte al femminile e componente della giuria, incalza: “Ringrazio il Notaio Salvatore Abbruscato e la scrittrice Sandra Vita Guddo per avermi dato la possibilità di far parte della giuria selezionatrice degli elaborati.

È stato un piacere ed un onore dare il mio contributo ad un lavoro di squadra che ha coinvolto i giurati in un confronto continuo per il numero rilevante di elaborati pervenuti sia di genere poetico che narrativo.

I tanti elaborati pervenuti se da un lato hanno sfatato l’opinione secondo cui in Italia si legge e si scrive poco, dall’altro hanno evidenziato l’alta qualità e competenza di scrittura dei concorrenti.

Nelle poesie, per esempio, si è riscontrata, una scelta lessicale adeguata, ritmo e ricerca di figure retoriche che hanno conferito musicalità ai testi, nei racconti competenza e comprensione delle tecniche narrative con l’uso di flash beach memoriali, con un ritmo ora più lento ora più accelerato a seconda degli episodi narrati, con un’oscillazione continua dei tempi verbali e con un dialogo talvolta serrato che riproduce la tecnica della piece teatrale.

Molto varia la scelta delle tematiche relative a problemi attuali, familiari o introspettivi, corroborati da coesione dei testi, da creatività ed originalità.

Alcuni racconti, in particolare, si sono distinti per sequenze ad incastro e finale a sorpresa, altri per un soffuso lirismo che ha illuminato la narrazione.

L’evento della premiazione è stato particolarmente emozionante.

Da tutto questo i miei complimenti a tutti i partecipanti per la passione e competenza dimostrata con l’augurio che possano continuare a scrivere e che il nostro riconoscimento premiale possa essere uno stimolo per continuare a scrivere perché la scrittura è libertà, è denuncia, è terapia, è identità”.

Renato Castagnetta, partecipante al Premio, mi dice: “Ho avuto notizia del concorso letterario dall’Auser Leonardo da Vinci a cui sono iscritto.

Sono lieto per aver aderito a questa bella iniziativa.

Sono scrittore e poeta anche se mi sento più scrittore. Ho già pubblicato quattro libri e scrivo per passione.

Ho partecipato alla sezione Poesia con Lulù, una lirica  dedicata a mia figlia e  alla sezione Prosa con Il geometra Sfighini ed il viaggio premio a Parigi, un racconto di fantasia e di influenza fantozziana.

Lulù affronta il tema dell’emigrazione e del lavoro oltre che della famiglia.

E’ il caso dei tanti giovani del nostro Paese, che, dopo aver completato il corso di studi, trovano lavoro all’estero dove, il più delle volte, si sposano senza più far ritorno nei luoghi di nascita.

Lulù è la riflessione di un padre che ricorda i primi anni di vita trascorsi con la propria figlia, cui ha dedicato tanto amore e sacrifici, facendola studiare anche all’estero per poi doversi privare della gioia di vederla compiutamente realizzata accanto a sé.

Le chiede, però, come ultimo gesto d’amore, di non dimenticare mai la terra natia e la sua famiglia.

Il geometra Sfighini ed il viaggio premio a Parigi è il racconto fantozziano di un ipotetico e rocambolesco viaggio a Parigi vinto dallo Sfighini con alcuni colleghi di un istituto di credito.

Il viaggio non sarà per niente indimenticabile… anzi lo sarà ma in senso negativo, in quanto la Fut Fut viaggi, il nome la dice tutta, è riuscita a fregarsi i soldi del viaggio lasciando i malcapitati vincitori in un binario morto della stazione di Voghera.

Del resto a uno che si chiama Sfighini non poteva capitare nulla di meglio e di più”.

Ketty Tamburello, altra concorrente, aggiunge :”Sono lieta di aver partecipato con una poesia al Premio ANDROMEDA perché mi ha dato la possibilità di prendere parte ad una serata singolare, dove, accanto all’aspetto artistico, ha trovato spazio quello della solidarietà con la presenza di giovani che, scampati dalla guerra, hanno trovato accoglienza nel nostro Paese e possibilità di realizzarsi sul piano sociale e lavorativo.

Un grazie alla giuria che mi ha trasmesso ulteriore grinta e coraggio per continuare a scrivere”.

Adriana Bellanca, concorrente, palermitana, docente di matematica e scienze in pensione, sottolinea: ”Scrivo per passione e per diletto sia in lingua italiana che in lingua siciliana.

Molti miei testi, poetici e narrativi, sono inseriti in antologie e riviste letterarie e parecchie volte hanno avuto riconoscimenti e apprezzamenti in concorsi letterari.

Al Concorso ANDROMEDA ho partecipato con il racconto storico Il porta servizi che, a partire dalla pandemia dei nostri giorni, getta un ponte fino alla pandemia da “spagnola” del 1920, scavando nelle radici della mia famiglia materna.

Felicissima per la menzione d’onore ricevuta, ringrazio sentitamente la Giuria e mi complimento con gli organizzatori che hanno saputo creare un significativo connubio tra i valori culturali e umani di solidarietà e fratellanza”.

Maria Tindara Sapienza, altra concorrente, aggiunge: ”Da moltissimi anni scrivo poesie. Onoratissima di aver partecipato al Premio con la mia poesia Iris e rose che evidenzia il ruolo della donna nella nostra società, di essere stata selezionata tra i finalisti e aver conseguito il podio con il terzo posto. Per me è stato un susseguirsi di emozioni, suscitatemi dal cammino fianco a fianco della cultura, della solidarietà e dell’amore per il prossimo.

Questo è il cammino che deve seguire la società”.

Michela Albertini, concorrente raggiunta telefonicamente, ha dichiarato: “Purtroppo non sono riuscita a partecipare, ma risultavo fra i finalisti anche io. La mia poesia era dedicata a mio marito e alla difficile situazione di salute che insieme abbiamo affrontato e superato. Se fossi stata presente avrei parlato della sua malattia, ma soprattutto avrei infuso un po’ di speranza a chi sta combattendo contro un male più grande di noi.

Sono autrice del libro “Mammavventura” che tratta, in maniera leggera ed ironica, della mia esperienza di mamma.

Aggiungo che sono onorata di essere stata selezionata fra i finalisti di un’iniziativa culturale ed umanitaria così prestigiosa e che eventi ed iniziative del genere andrebbero sempre supportate e valorizzate dall’amministrazione pubblica e dalla comunità in generale”.

Domenico Pisana, altro giurato nonché Presidente del “Caffè Letterario di Modica” ha lodato il Club Andromeda e la Presidente della Giuria  per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’evento ed ha espresso l’augurio che l’iniziativa che coniuga cultura, poesia e solidarietà possa trovare sempre più spazi di diffusione.  

Della giuria ha fatto parte anche il nostro Vincenzo Fiore che si è dichiarato particolarmente onorato per aver messo la sua esperienza a disposizione di un Premio essenziale e fondamentale per la semina del messaggio di solidarietà, accoglienza e amore ed ha assicurato la vicinanza di ScrepMagazine al Premio.

Sandra Vita Guddo, autrice di “Tacco 12 – Storie di ragazze di periferia”, raccolta di racconti, di “Ciciri – Racconti di Terra di Sicilia”, un libro che vede sempre la Sicilia nelle pieghe della storia e della contro storia, di “Gramigna.

Storie di gente di Sicilia”, prosecuzione ideale e storico-temporale di Ciciri, ha sottolineato di aver accettato con gioia l’incarico conferitole da Salvatore Abbruscato di organizzare e presiedere il primo Premio Letterario Andromeda.

Esso, ha precisato la Guddo,  è parte integrante del Club Culturale omonimo il quale, tra le sue priorità, pone la diffusione della cultura e lo sviluppo della socializzazione attraverso diverse attività.

Tutto ciò senza scopo di lucro!

E in tale direzione è andato anche il nostro concorso: non abbiamo chiesto alcuna quota di partecipazione per iscriversi alle due sezioni del premio: poesie a tema libero e racconti brevi.

Temevamo che ci sarebbe arrivata una valanga di richieste da più parti che avrebbe fatto pendere il piatto della bilancia dalla parte della quantità piuttosto che dalla qualità. Caratteristica per noi imprescindibile!

Per ovviare a questo giusta preoccupazione, ho adottato il criterio della “selezione anticipata” nel senso che ho evitato di diffondere il bando del Premio tramite Facebook o altri social molto popolari, inviando di conseguenza il bando ad alcune università telematiche presenti in tutto il territorio nazionale oltre che in Sicilia come la e-CAMPUS che conta oltre cento sedi in Italia e nelle associazioni di lunga tradizione storica come le AUSER.

Ciò ha garantito una sorta di selezione naturale consegnandoci autori di fama consolidata o agli esordi, che avessero, però, amore per la cultura essendo frequentatori di luoghi come università o associazioni di un certo spessore.

Insomma, per dirla con Pompeo Maritati, giudice del nostro premio, siamo riusciti ad avere “concorrenti agguerriti, professionali e di rilevante statura artistica”.

Dopo la cerimonia di premiazione ho registrato grande soddisfazione da parte di tutti: dei poeti e scrittori, dei componenti della Giuria, degli organizzatori a vario titolo e del numeroso pubblico presente in sala.

Tutto ciò, ha dichiarato la Guddo, mi ha consegnato una dose di orgoglio e soddisfazione in quanto è stato reso un servizio alla cultura con la C maiuscola e  coniugata al Bene per la sua intrinseca finalità umanitaria.

Tutto questo in quanto il nostro Premio Andromeda era inserito in un progetto di beneficenza a favore di giovani studenti immigrati e madri rifugiate.

Ed ecco i premiati

Per la sezione RACCONTI BREVI:

Daniela Robberto per “Legami di Famiglia”, Matteo Straquadriano per “Liber”, Palma Civello per “Volevo solo conoscere il mare” ed ex aequo Pierangela Castagnetta per “Il Rais di Porticello”.

MENZIONE D’ONORE a:

Liliana Arrigo con “La cura”, Renato Castagnetta con “Il geometra Sfighini”, Adriana Bellanca con “Il portaservizi”, Emanuele Insinna con “Il due novembre”, Nicolò Tortorici con “Polina”, Emilia Merenda con “Il capezzale”.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA per Giuseppe Macauda con “La nuova luce”.

Per la sezione POESIA:

Giuseppe Macauda con “Respiro il tempo”, Nicolò Tortorici con “Autunno”, Maria Tindara Sapienza con “Iris e Rose” ed ex aequo Veronica Garito con “Palermo”.

MENZIONE D’ONORE a:

Michela Albertini con “Vorrei prendere io il tuo dolore”, Liliana Arrigo con “Si perde il lamento”, Angelica Camasso con “Bellezza”, Rita Caruso con “Tempesta”, Palma Civello con “Assenze”, Davide Interrante con “Negozio di rose – Ucraina marzo 2022”, Alessia La Greca con “Dannata nebbia”, Vito Mauro con “Migranti”, Giuseppe Monteleone con “Eva”, Ketty Tamburello con “Acque chete dove tu sei”.

SEGNALAZIONE DI MERITO:

Renato Castagnetta con “Lulù”, Giovanni Frusteri con “Piacer mio”, Cinzia Romano con “Io sono sempre io”, Leonardo Tumminello con “Caterina”.

Ultimata la premiazione si sono esibiti vari artisti che hanno completato il connubio cultura-solidarietà-arte musicale.

Il presidente del Club Andromeda, Salvatore Abbruscato, vista la concomitanza dell’evento con la ricorrenza della Festa della mamma ha voluto rendere omaggio a tutte le mamme recitando la poesia “A mia madre” di Edmondo De Amicis.

I partecipanti hanno potuto assistere alle piacevoli esibizioni di Pietro Giovenco accompagnato dal maestro Giovanni Sozzi al mandolino e dal maestro chitarrista Arturo Di Natale, dei cantanti Tina Liga Mauro e Liborio Martorana, del duo di chitarra e voce di Giuseppe Boschi e Rosanna Roccamatisi, di Alfonso Gagliardo e Giovanni Sozzi nell’antico pezzo in dialetto “Santa Rusulia” e alla splendida mandolinata di Giovanni Sozzi e Arturo Di Natale.

La serata è stata inoltre allietata dalla divertentissima performance dell’attore comico cabarettista palermitano Dario Veca.

Il Club Culturale Andromeda e l’Associazione “Prima gli Ultimi” con i propri presidenti alla fine della serata hanno ringraziato tutti i soci e gli intervenuti allo spettacolo per la partecipazione, la vicinanza e il contributo di solidarietà, gli artisti esibitisi con grande generosità e competenza, Alfonso Gagliardo che si è occupato della parte musicale, il service messo a disposizione da Rino Canzoneri, il Comune di Palermo per aver concesso l’uso dei locali del Teatro De Seta, il Cesvop e l’Associazione “Amo il Burundi” che è intervenuta con una congrua donazione acquistando 100 biglietti virtuali dello spettacolo.

La Redazione

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