Non chiedermi di restare con le mani in mano.
Non devo aspettare niente e nessuno.
Non chiedermi di parlare piano.
Non posso farlo.
La mia voce non ce la fa più a vivere in questo limbo di suoni senza vita.
Non posso stare ferma e neppure girarmi e rigirarmi solo su me stessa per trovare in questa strana mobilità un segno del tuo passaggio.
Non posso aspettare che ogni cosa si sciolga nel suo ineluttabile destino.
Voglio scrollarmi di dosso questo odioso tergiversare, questo rimurginare tra i se e i ma… senza mai realizzare nella mia coscienza una frase conclusiva.
Devo uscire fuori da una solitudine che mi sta troppo stretta.
Non voglio cercarti solo tra le pieghe della mia mente senza alcun pudore.
Voglio respirarti a pieni polmoni, strillare a squarciagola il tuo nome: un lungo richiamo fino a che anche l’ultimo dei miei pensieri si senta in dovere di correrti incontro e di riportarti a me.
Piera Messinese
Si ringrazia Graziella Ciliberto per il dipinto.
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