La statua di Montanelli deve ricordare chi fosse davvero

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Italia,1939.

I rapporti sessuali con una minorenne sono già un reato.

1969.

La rivoluzione culturale ha portato al femminismo, alla parità di genere, all’affermazione dei diritti umani.

Montanelli, in una puntata del programma televisivo di Gianni Bisiach “L’ora della verità“, ammette di aver acquistato una bambina eritrea di 12 anni.

Nel 1936, durante la guerra d’Etiopia.

Partito volontario, Montanelli decise di seguire l’usanza degli Ascari, il corpo militare eritreo, di combattere con la moglie al seguito.

Pare che avessi scelto bene, era una bellissima ragazza, Milena, di dodici anni. Scusate, ma in Africa è un’altra cosa. Cosi’ l’avevo regolarmente sposata, nel senso che l’avevo comprata dal padre. (…) non è violenza. Le ragazze in Abissinia si sposano a dodici anni“.

Raccapricciante il modo in cui racconta.

Come un aneddoto, con ironia.

La frase più terribile: ”io la comprai”… come un pedofilo.

Un’attivista femminista dell’epoca presente in studio, Elvira Banotti, lo accusa di stupro.

Ma il fondatore de “Il Giornale” si vantava spesso di quella ragazza “comprata”.

Ne parlò anche a Biagi nel 1982.

Prezzo 350 lire, più l’acquisto di un «tucul», una capanna di fango e di paglia del costo di 180 lire. Nei Paesi tropicali a quattordici anni una donna è già donna, e passati i venti è una vecchia. Faticai molto a superare il suo odore, dovuto al sego di capra di cui erano intrisi i suoi capelli, e ancor di più a stabilire con lei un rapporto sessuale perché era fin dalla nascita infibulata: il che, oltre a opporre ai miei desideri una barriera pressoché insormontabile (ci volle, per demolirla, il brutale intervento della madre), la rendeva del tutto insensibile”.

Quella ragazza gliela “invidiavano” perché era molto bella.

Anche il problema dell’infibulazione era stato risolto.

I genitori le avevano strappato con forza la cucitura della vulva per dar modo a lui, di soddisfare le sue voglie.

Destà non voleva che lui le entrasse dentro, raccontava Montanelli ridendo.

Ma in fondo Destà era soltanto una bambina.

Una che non conta.

Da poter prendere a piacimento ogniqualvolta lui ne avesse avuto voglia.

“Un animaletto docile”, usato per sfogare i suoi istinti animali.

Destà.

Storia della sposa bambina di Montanelli e di tutte le spose bambine vendute ancora oggi in Africa.

La statua di Montanelli non va buttata giù.

Va lasciata al suo posto.

Per ricordare chi fosse davvero l’uomo, Indro Montanelli, e provare a cambiare la storia.

Magari scrivendo sulla targa tutta la verità, ovvero ”anche pedofilo”.

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