Il Liceo Classico-Artistico “Francesco Fiorentino”

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Oggi mi trovo in un luogo a me particolarmente caro, il mio liceo classico, dove ho trascorso gli anni più belli della mia adolescenza. Gli studi classici hanno contribuito in modo determinante alla mia formazione umana e professionale. Ogni qualvolta visito questo Istituto, mi sento attraversata da antiche emozioni, come se ci fosse un cordone ombelicale, un filo sottile che mantiene vivo e immutato nel tempo questo amore. Credo, altresì, di aver oramai maturato la consapevolezza che per me si tratti di un luogo dell’anima.

Mi trovo in compagnia di alcune docenti del liceo classico-artistico. Dunque, entriamo nel vivo dell’intervista.

Prof.ssa Maria Cristina Cittadino, nella società attuale, dominata dall’utilitarismo e dal materialismo, quali motivazioni dovrebbero spingere un ragazzo ad intraprendere studi classici?

La civiltà classica, come scrive Gramsci nei “Quaderni del carcere“, è il “presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per essere se stessi e conoscere se stessi consapevolmente”.
L’uomo di ogni epoca, immergendosi nella magia e nella profondità della cultura classica, può realizzare appieno le sue potenzialità proprio in virtù di quei valori immortali che gli antichi sintetizzavano mirabilmente col termine “humanitas”.
L’humanitas è apertura all’altro, comprensione, rispetto verso il prossimo, capacità di ascolto e di relazione, educazione al possesso di una cultura nella quale confluisce l’eredità passata, è tutto ciò che è necessario alla formazione di cittadini consapevoli , maturi e responsabili. Un obiettivo, questo, oggi più che mai necessario ed imprescindibile.

Quali aspetti caratterizzano oggi l’offerta formativa del Liceo Fiorentino?

Il nostro prestigioso liceo, nel quale convivono due realtà scolastiche distinte, il liceo classico ed il liceo artistico, risponde alle esigenze più svariate dei giovani coniugando mirabilmente la tradizione con l’innovazione.
Il consolidato curriculum classico è arricchito da importanti innovazioni formative che prevedono, fin dal primo anno, degli approfondimenti inerenti l’ambito giuridico-economico, l’ambito linguistico e l’ambito scientifico.
Sono queste le tre curvature che caratterizzano il biennio liceale. Tali approfondimenti hanno una conseguenziale prosecuzione nel triennio; la curvatura linguistica, infatti, attraverso lo studio del francese, seconda lingua straniera, dà la possibilità agli studenti liceali di conseguire, con lo stesso esame, il diploma italiano e il diploma francese con i quali iscriversi all’università in Francia oppure in Italia;
la curvatura giuridico-economica approfondisce argomenti inerenti il diritto e l’economia;
la curvatura scientifica è propedeutica al percorso di biologia con curvatura biomedica attivato lo scorso anno scolastico.

Prof.ssa Gianna Nicastri, sappiamo che il Liceo Fiorentino esplica la propria attività fra tradizione e innovazione. In qualità di responsabile dell’offerta formativa del Liceo, che cosa ci può dire dei percorsi offerti agli studenti dal vostro istituto?

La funzione strumentale riferita all’area del POF, oggi PTOF (Piano Triennale di Offerta Formativa), di cui sono referente da molti anni, richiede un compito di coordinamento in cui il docente che se ne assume il ruolo deve impiegare tutto un insieme di competenze e capacità di coordinamento, creando sinergie e collegamenti tra tutte le istanze positive che sono nel corpo professionale della scuola. Progettare il piano dell’offerta formativa, partendo dall’analisi dei bisogni formativi degli studenti, significa arricchire l’istituto con proposte che si possano rivelare utili per la collettività e che possano produrre una ricaduta sull’intera scuola. In questa prospettiva il progetto educativo e formativo del Liceo “F. Fiorentino” è finalizzato alla crescita globale di ragazzi dotati di personalità critica, consapevoli e responsabili, capaci di partecipare in modo attivo alla vita associata, sulla base dei valori acquisiti.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso l’utilizzo dei laboratori, nonché dai vari indirizzi di cui si è arricchito l’istituto, e dai tanti progetti e attività extracurricolari che offrono una grande gamma di opportunità ai nostri alunni: progetti PON e POR, moduli compensativi pomeridiani di lingua straniera e di linguaggi multimediali, progetti finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze, laboratorio teatrale, incontri con autori, giornalisti ed esponenti della cultura, oltre alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione, danno agli studenti ulteriori possibilità di migliorare la loro preparazione e di conoscere la realtà che li circonda. In conclusione, il Liceo classico-artistico Fiorentino ha mantenuto salda la tradizione della formazione umanistica, aprendola però alla modernità, intesa quest’ultima sia come capacità di cogliere le istanze del cambiamento, sia come possibilità di rispondere ad un mondo del lavoro che richiede nuove competenze e abilità.

Una grande innovazione di questi ultimi anni, è rappresentato dall’introduzione nelle scuole dei percorsi PCTO, cioè alternanza scuola-lavoro. Qual è stata la sua esperienza da referente in merito?

Fin dall’inizio di questa nuova esperienza, sono stati innumerevoli i percorsi che siamo riusciti ad offrire ai nostri studenti, al fine di arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l’acquisizione di competenze spendibili anche sul mercato del lavoro. Per favorire l’orientamento dei giovani, i miei sforzi sono stati quelli di coinvolgere gli enti e le associazioni presenti sul territorio, in modo che i ragazzi potessero scegliere il percorso a loro più congeniale, spaziando fra un’attività storico-archivistica e archeologica (Archivio di Stato, Archivio Diocesano, Archivio “Maggiore Perri” e Museo Archeologico) e quella di natura paesaggistico-ambientale (FAI), senza trascurare l’accezione artistica del Teatro e della Musica (AMA Calabria e TeatroP). Fra i percorsi PCTO, inoltre, due sono stati quelli dedicati alle professioni giuridiche e sanitarie (Ordine degli Avvocati e ASP) attraverso i quali i ragazzi sono entrati in contatto con le relative strutture pubbliche e private (Tribunale, Procura, Ospedale, Consultorio, Ser-D, Comunità terapeutiche, etc.) per meglio comprenderne il funzionamento. Fondamentale infine il percorso dedicato alla cultura della “Sicurezza”, trattata da vari esperti del settore.

Tutti i “progetti formativi” promossi dal Liceo Classico-Artistico “F.Fiorentino”, sono stati condotti nell’ottica di una metodologia finalizzata non solo a rendere lo studente più responsabile ed autonomo ma soprattutto orientata a potenziare conoscenze, competenze e capacità mediante esperienze concrete.

Prof.ssa Tiziana De Fazio, il Liceo Classico si è rinnovato?

Un’innovazione, al passo con i tempi moderni, per il Liceo Classico F. Fiorentino, è il Liceo Classico Quadriennale.
Noi docenti, sotto la guida del dirigente, abbiamo visto, nel progetto del liceo quadriennale la possibilità di proiettare il percorso classico verso una visione europea dell’educazione e abbiamo considerato che questo progetto innovativo potesse offrire un’opportunità in più ai ragazzi e alle famiglie del territorio.
In quanto percorso sperimentale, è seguito e monitorato, nella qualità della didattica, nella flessibile ed autonoma organizzazione scolastica ed, al contempo, nella formazione continua dei docenti.

In una condizione di crisi e di incertezza economica e lavorativa, conseguire con un anno di anticipo il diploma, significa essere altamente competitivi in campo universitario e poi nel mondo del lavoro. Studi dimostrano, infatti, che a parità di preparazione culturale, saranno sempre privilegiati i più giovani. Iscriversi a tutte le facoltà universitarie, compresa la facoltà di Medicina e Chirurgia, costituisce un’occasione in più per chi ha intrapreso questo percorso.
Abbiamo creduto in questa innovazione e siamo stati premiati…. Inseriti nelle 190 scuole di Italia con percorso quadriennale.

L’innovazione che abbiamo proposto nell’anno 2017/18, ha aperto una nuova stagione dell’apprendimento che ha segnato il passaggio dal modello disciplinare, basato sulla trasmissibilità di conoscenze, a quello basato sulla costruzione di competenze.
L’utilizzo di metodologie didattiche innovative, come la didattica laboratoriale, vede coinvolte tutte le discipline, e facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento consentendo agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”, dando forza all’idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” per tutta la vita.

Le attività laboratoriali vengono integrate nelle discipline sulla base di progetti didattici pluridisciplinari che si fondono sulla “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”.
La capacità di comunicare nelle lingue straniere è inclusa tra le otto competenze chiave che il Parlamento e il Consiglio dell’Europa considerano necessarie all’individuo per l’apprendimento permanente e per poter esercitare il diritto di cittadinanza attiva nei paesi dell’Unione e infatti in questo percorso si studiano due lingue: inglese e francese e negli ultimi due anni di studio scienze e storia dell’arte hanno la compresenza di docenti delle lingue straniere.
Le discipline scientifiche, con Fisica già al primo anno, danno un contributo importante per il prosieguo degli studi in ambito scientifico.

Prof.ssa Giuliana De Fazio, cosa si può fare col diploma del liceo artistico?

Faccio una premessa: il liceo artistico a Lamezia è una realtà giovane, soltanto nell’anno scolastico in corso avremo i primi diplomati. E’ una realtà giovane, ma molto attiva e presente sul territorio per la mole di progetti e attività che nel corso di questi cinque anni abbiamo intrapreso: mostre, stages, concorsi. Dico questo perché il portfolio, cioè gli elaborati personali che i ragazzi realizzano nel corso degli anni, si arricchisce, durante il percorso liceale, anche attraverso le attività che si svolgono al di fuori della scuola. Il portfolio fa parte del curriculum che si presenta all’azienda nel momento in cui si cerca un lavoro. Per questo motivo, è importante vivere il periodo formativo lasciandosi coinvolgere nelle attività che di volta in volta vengono proposte dalla docenza, con contributi originali e personali.

Ad esempio, lo scorso anno una nostra alunna, seguita dal professore Giuseppe Stillo, è stata selezionata per decorare una scultura nella provincia di Matera. Altri quindici studenti hanno partecipato ad uno stage formativo a Biella presso la Cittàdell’arte della Fondazione Pistoletto. Queste esperienze costituiscono una buona base di partenza per poter svolgere attività che richiedono la presenza di un creativo professionale nel settore della grafica, decorazione e pubblicità.

Inoltre da questo anno in corso, malgrado la didattica a distanza, abbiamo attivato un nuovo indirizzo di studio: design del prodotto industriale. Nello specifico i ragazzi che scelgono questo percorso al terzo anno, imparano ad usare lo strumento CAD di disegno digitale. Quindi, partendo dal disegno tridimensionale, si arriva alla realizzazione di prototipi, utilizzando anche la stampante digitale 3D. In questo campo il lavoro dovrebbe essere garantito: le aziende, anche le fabbriche che insistono nel nostro territorio, hanno bisogno di figure intermedie che sappiano gestire il passaggio tra la fase di progettazione e disegno in digitale e la traduzione degli elaborati in linguaggio macchina, cioè saper gestire la fase di esecuzione meccanica dei pezzi e il loro assemblaggio.

Questo solo per fare qualche esempio. Anche se credo che la formazione post diploma possa completare e offrire delle specifiche competenze nei vari ambiti di interesse di ciascun allievo. Trattandosi di uno studio liceale, è possibile scegliere qualunque facoltà universitaria e, in ambito specifico, può concretizzarsi nelle accademie di belle arte (tutti gli indirizzi, dalla scenografia, al design, al computer-games, alla grafica) e nelle facoltà universitarie (DAMS, architettura-ingegneria, design, urbanistica, restauro, beni culturali, ecc.). Sono inoltre numerosi gli istituti di arte e design sul territorio nazionale ed europeo che offrono opportunità di formazione ai giovani creativi.

Grazie per la cordiale accoglienza e per la disponibilità.

Piera Messinese

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Piera Messinese
Sono nata il 13 Novembre del 1966 a Lamezia Terme, in Calabria, ove risiedo. Sono sposata ed ho una figlia. Se dovessi scegliere un attributo che possa caratterizzarmi, questo sarebbe “eclettica”. Sono “governata da uno spirito fortemente versatile” che mi dà energia, per cui mi sento letteralmente assetata di nuovi stimoli. Sono innamorata della scrittura da sempre e la mia formazione classica ha contribuito a mantenere vivo in me tale sentimento. Grazie alla passione per i classici latini e greci in primis ed in seguito agli studi universitari in Medicina e Chirurgia, ho potuto rendere creativa la mia elasticità mentale. Ma “illo tempore fu il Sommo” a rubarmi il cuore e così “Galeotta fu la Divina". Amo, quindi, leggere e scrivere e ritengo che ciò sia fondamentale per la crescita di ogni individuo. Flaubert diceva: _”Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.”… Sono Socia Fondatrice di “Accademia Edizioni ed Eventi”, Associazione culturale con sede a Roma che si occupa di cultura e di promuovere il talento. Scrivo su SCREPmagazine, rivista dell'Associazione, su cui curo varie rubriche.

1 COMMENT

  1. gradirei saper l’autore del busto in marmo dedicato al filosofo Francesco Fiorentino se custodito a Scuola e anche l’autore del monumento a Francesco Fiorentino in omonima piazza grazie per la cortese risposta

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