Jeremy Piven ospite al Magna Grecia Film Festival

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Magna Graecia Film Festival, Jeremy Piven quarto ospite delle Masterclass realizzate con il sostegno della Calabria Film Commission

“Sono nato e cresciuto in una famiglia teatrale, i miei genitori avevano una scuola di recitazione e hanno iniziato a darmi lezioni di recitazione quando avevo 8 anni. Crescere in una famiglia di attori ha una valenza universale, non a caso la mia prima passione è la commedia dell’arte: per questo mi piace lavorare sopra le righe, per questo mi trovo qui ora, in una chiesa, a fare una masterclass di cinema, sono il primo ebreo a farlo”. Così, ieri pomeriggio l’attore Jeremy Piven si è raccontato al pubblico presente al Chiostro del San Giovanni, durante la Masterclass del Magna Graecia Fillm Festival, che rientra negli incontri e nei talk promossi con il sostegno della Calabria Film Commission.
A dargli il benvenuto, il Commissario Straordinario della Film Commission, Anton Giulio Grande: “Siamo orgogliosi di ospitare Jeremy Piven. È un privilegio ricevere un grande attore che è un figlio d’arte, nato quindi nella cultura e nel talento. E’ la prima volta nella storia della Film Commission che viene dato il sostegno a questo Festival, diretto dal grandissimo Gianvito Casadonte, per questi appuntamenti, data la loro valenza culturale”.
Tornando al protagonista della Masterclass, Piven ha raccontato: “A 37 anni ho vinto il premio di “faccia fresca dell’anno”, anche se di fresco c’era poco. Questo è avvenuto dopo aver studiato 20 anni: negli Stati Uniti siamo consumati dal concetto di chi è “hot”, chi è “caldo” in quel momento, chi ha successo in quel momento e il mio momento è arrivato dopo tanti anni. Ci ho messo tanto tempo, ma ne è valsa la pena: come dice Shakespeare, “essere pronti è tutto” e a quel punto ero pronto. Avevo studiato alla New York University, fondato una compagnia con John Cusack, insomma ci ho messo un milione di anni per arrivare al mio primo successo in televisione, con il mio primo ruolo in “Seinfeld”, una serie comica molto popolare. Ho poi lavorato per tanti anni, “Entourage” è arrivato dopo 40 ruoli cinematografici e 40 film. Il successo di “Entourage” non è stato una sorpresa, perchè so che la gente resta affascinata dalle storie che ci sono dietro al mondo di Hollywood. Il personaggio che interpreto è basato su un personaggio di un vero agente che conosciamo a Hollywood, era un grande businessman e sentivo che, se lo avessi recitato in modo autentico, lo avrei portato alla gente: e ha funzionato. Si parla, infatti, di un rifacimento”.
Le Masterclass proseguono oggi con Ricky Tognazzi e il talk serale con Richard Gere e domani, alle 18, con Stefania Sandrelli.

5-8-2022

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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