“Cammino per strada, vedo un bel vestito in una vetrina, vorrei comprarlo per la festa di stasera. Ma a cosa serve, io sono orrenda, non troverò mai un uomo, resterò sempre sola. Mamma dice che sono una fallita, ha ragione. Cosa avranno mai quei ragazzi da ridere … e la commessa, perché mi ha lanciato quello sguardo di sdegno? E’ tutto inutile, ho deciso, non vado alla festa, resto a casa con mamma. E mangio la torta che lei ha preparato a colazione. O forse è meglio di no, è meglio che io continui a non mangiare“.
Essere in sovrappeso vuol dire essere “meno”tutto, meno performanti, meno belli, meno adatti a lavori di rappresentanza o meno meritevoli di considerazione, non importa che competenze si siano acquisite e che caratteristiche professionali si posseggano, conta solo la taglia. Il disprezzo sociale per i grassi si trasforma in discriminazione lavorativa e i risultati di molte ricerche evidenziano una stretta correlazione tra disoccupazione e obesità. Ed ecco i mali che ne conseguono, uno tra tutti l’anoressia.
“L’anoressia non è come un raffreddore.
Non passa così, da sola.
Ma non è nemmeno una battaglia che si vince.
L’anoressia è un sintomo.
Che porta allo scoperto quello che fa male dentro“.
Esistono poche malattie così poco considerate come i disturbi alimentari.
Perché nella nostra società se soffri di cancro meriti rispetto, ma se soffri di bulimia o di anoressia meriti un insulto.
Questo perché c’è ancora la convinzione che del cancro si sia vittime, ma dei disturbi alimentari no, basterebbe mangiare e non essere viziati.
Poveri illusi… Sono malattie gravissime quanto un tumore, solo che i disturbi si ripercuotono non solo sul corpo ma hanno forti ripercussioni nella mente.
Molti pensano che i disturbi del comportamento alimentare siano poco importanti, e che si voglia solo apparire belle con chili in meno.
Spero davvero che questo sia solo frutto dell’ignoranza e non di giudizi, anzi pregiudizi gratuiti dettati dalla cattiveria.
Ma non solo l’anoressia è il male del secolo, tutti i rimedi che promettono dimagrimento vanno ponderati.
Anche perché il voler dimagrire, non è solo un fatto di estetica, nonostante il mondo ci vuole tutte omologate, trasparenti.
C’è anche chi combatte col peso, perché vorrebbe avere un figlio come è capitato a Maria Luisa.
Quando incontra il grande amore e lo sposa, Maria Luisa, desidera più di ogni altra cosa al mondo avere un bambino, ma la sua obesità può essere un pericolo per sé e per il bambino, così almeno gli dicono i medici.
Ma, come ogni Ariete, non si dà per vinta, e decide di affrontare un intervento di minibypass per poter dimagrire e coronare il suo sogno. Ancor prima di aver trascorso i 24 mesi che consigliano prima di avere un bambino, si ritrova incinta e al settimo cielo dalla felicità.
La sua gioia è tanta, lei ha realizzato il suo sogno con la chirurgia bariatrica, a cui sempre più donne si rivolgono dopo anni di dieta e periodi di anoressia.
Ma ci sono situazioni in cui si muore o si rischia di morire dopo interventi del genere.
È quello che è successo alla giovane mamma di nome Angela, che ora versa in condizione disperata in ospedale.
È in coma dopo un intervento che doveva risolvere i suoi problemi dopo un intervento bariatrico.
Angela Iannotta a 28 anni si trova in coma dopo un intervento di chirurgia bariatrica con by pass gastrico.
La donna, madre di due figli piccoli e residente a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), è attualmente ricoverata in pericolo di vita al reparto di rianimazione dell’ospedale di Caserta dove è arrivata alcuni giorni fa dopo due operazioni compiute dal chirurgo cui si era rivolta perché voleva assolutamente dimagrire.
Oggi gli avvocati che assistono il marito di Angela, hanno presentato denuncia al Commissariato di Polizia di Marcianise affinché si faccia luce sulla vicenda. Il marito disperato continua ad affermare che lui era contrario alla decisione della moglie, lui l’amava com’era. Ma alle donne non bastano le parole di chi vive al loro fianco, vogliono o meglio vorremmo essere in forma e belle per loro.
Angela Amendola
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