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Gustave Caillebotte (parte seconda)
“Barche a vela ad Argenteuil”
Olio su tela 65,5 x 55,0 cm.
Musée d’Orsay, Parigi.
Caillebotte, come dicevo nella parte precedente, è un amante della navigazione da diporto e dal 1879 partecipa vittoriosamente ad alcune regate sulla Senna facendosi notare per le sue imbarcazioni lussuose e all’avanguardia.
Nel1881, Caillebotte acquista una casa sulla riva della Senna di fronte a Argenteuil, dove ha sede il Circolo Velico di Parigi.
Questa casa diventa la sua residenza principale e l’artista inizia a dipingere canottieri e barche a vela, uno dei suoi motivi preferiti.
“BARCHE A VELA AD ARGENTEUIL”
Dipinto anche questo “in plein air”, Caillebotte con rapide pennellate mostra i riflessi luminosi della Senna e le imbarcazioni da diporto ormeggiate a valle del vecchio pontile di legno di Argenteuil.
Dietro le arcate, nell’estremo sfondo, si intravedono i piloni del ponte della ferrovia e le colline di Sannois e di Orgemont.
Questa tela rivela l’ambivalenza stilistica per la quale Caillebotte nei propri dipinti si alterna da una pittura propriamente impressionista a un ordinato accademismo.
Infatti, in “Barche a vela ad Argenteuil”, delineata da pennellate rapide e corsive, Caillebotte, grazie a queste tecniche, sente l’abbagliante variante della luce e degli effetti cromatici.
Anche Sisley, Manet, Renoir e perfino Monet (nella foto)
hanno ampiamente trattato questo tema.
CONCLUDENDO:
Questo quadro, vedi il pontile e le vele, dando ritmo alla composizione, è saldamente strutturato da robuste linee orizzontali e verticali.
Bruno Vergani