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Felix Vallotton (parte seconda)
“La Blanche et la Noire”
Olio su tela cm. 114 × 147 cm.
Kunstmuseum Berna, Svizzera.
“La Blanche et la Noire” fa riferimento non solo all’Olympia di Manet (nella foto.
ma anche a una composizione di Ingres.
“LA BLANCHE ET LA NOIRE”
La tela rappresenta un interno, che all’apparenza potrebbe essere la stanza di uno dei tanti bordelli, all’epoca molto frequentati.
Il dipinto ha uno scorcio ravvicinato dal taglio fotografico.
Ha due pareti prive di mobilia e addossato a queste un letto sfatto su cui giace allungata una donna nuda dalla carnagione bianca.
Il corpo adagiato della donna bianca è morbido, assai femminile, sensuale e passiva, con la testa girata verso la parete e gli occhi chiusi.
Seduta sulla sponda del letto invece siede una donna di colore che la contempla, vestita di blu.
La donna fuma con una sigaretta accesa che le pende dalla bocca e fissa lo sguardo su di lei.
È un atteggiamento ambiguo il suo, come quello di un uomo che contempla, su un letto sgualcito, una rossa dormiente con una nudità rilassata, il suo probabile partner.
Inoltre presenta forme androgine, che si evincono, sia dai tratti del volto che dalle braccia muscolose.
CONCLUDENDO
La tela venne esposta nel 2013 durante la mostra “Le feu sous la glace” dedicata a Félix Vallotton al Grand Palais di Parigi
Come dicevo nella parte precedente oltre all’attività di pittore, Vallotton si è dedicato anche alla letteratura scrivendo tre romanzi di grande successo: La vie meurtrière, Les soupirs de Cyprien Morus e Corbehaut.
Bruno Vergani
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