In una domenica pomeriggio di fine ottobre, ho avuto il piacere di presentare, presso la Chiesa di San Benedetto in Lamezia Terme, un interessante incontro sul mondo del carcere, partendo da un libro-saggio curato da Suor Nicoletta Vessoni.
Pur non mettendo in discussione alcuna la giustezza della pena che i detenuti devono scontare, il discorso si è soffermato sul fatto che i penitenziari sono posti in luoghi sempre più lontani dai centri abitati e i detenuti, di conseguenza, sono diventati un popolo di invisibili. Un grande contributo è rappresentato dal volontariato, come testimoniano Suor Nicoletta e Rossella Notarianni insieme ai canti e alle danze eseguiti dal Coro di Santa Maria della Roccella che ha anche dato voce ai detenuti con la lettura di alcune pagine da loro scritte.
Emozionanti e interessanti gli interventi di Daniela Magnone e di Giuseppe De Marco i quali hanno sottolineato, rispettivamente, il dramma delle famiglie e in particolare dei figli dei detenuti, e il problema del reinserimento dopo aver scontato la condanna.
Don Domenico Cicione Strangis, da padrone di casa, ha dato il benvenuto e il saluto prima che iniziasse la Conferenza, mentre Paolo Mascaro, Sindaco di Lamezia Terme, ha concluso la serata, apprezzando l’iniziativa e sottolineando quanto sia ingiusto il sistema della custodia cautelare.
Particolarmente interessante è l’apporto di Fede e Spiritualità portato all’interno del carcere, messo in evidenza da Suor Nicoletta Vessoni, “fasciati dalla luce”, il concetto chiave del libro e del senso dell’intera serata.
Tommaso Cozzitorto
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