Donne protagoniste tra Storia e Letteratura
due autrici italiane: Simona Bandelli e Rosella Pastorino
Alla base di questi due romanzi che mi accingo a presentarvi c’è la storia: in un misto di manzoniana storia e invenzione, le giovani autrici ci raccontano la storia di due forti personaggi romanzati ma non per questo meno veri.
“Le assaggiatrici” di Rosella Pastorino
La protagonista del romanzo, la giovane Rosa, svolge un lavoro importante per il Reich: assaggia il cibo di Hitler insieme ad altre giovani donne come lei che, in quei tempi duri, vengono pagate per rischiare la loro vita. In un clima claustrofobico pregno dell’odore del sangue e della morte conosciamo un punto di vista del “nemico” tedesco, quello della gente comune e soprattutto delle donne che cercano in tutti i modi di sopravvivere comunque, alla guerra e al dolore anche se ne porteranno per sempre i segni.
Rose ha perso i suoi genitori, suo fratello è in un luogo sconosciuto degli Stati Uniti, il suo amatissimo marito è sul fronte russo e lei vive con i suoi suoceri quando viene costretta dalle SS a diventare un’assaggiatrice. Imparerà a conoscere e ad amare le sue compagne, sarà presa da una passione torbida per uno dei suoi aguzzini, proverà altro dolore e nuove separazioni.
Attesa può essere considerata una delle parole chiave: Rose attende il ritorno del marito, attende il responso del suo pasto, attende l’amicizia delle sue compagne, attende l’arrivo del suo amante, attende la fine della guerra e del dolore…
L’autrice, basandosi su un trafiletto di un giornale che parlava di una delle assaggiatrici di Hitler ancora in vita, costruisce un romanzo cupo che riesce a trasmettere al lettore i sentimenti e le varie sfaccettature della natura umana, dove il confine tra il bene ed il male non è sempre così chiaro.
Magistrale e cinematografico il passaggio temporale dalla fine della vicenda di Rose nell’aprile del ‘45 e la conclusione del romanzo durante i mondiali del ’90: lasciamo Rose alla stazione di Berlino e la ritroviamo poi alla stazione di Hannover ormai novantenne con tutte le sue cicatrici ed il suo dolore.
Simona Baldelli:
“La vita a rovescio”
Nella Roma del XVIII secolo si muove la protagonista, un’eroina che combatte la sua battaglia personale per vivere liberamente la sua vita, fatto che, se ancora oggi è indiscutibilmente difficile, in quell’epoca era praticamente impossibile. Caterina infatti è nata femmina ma si sente maschio, non è bella, non è ricca ma caparbiamente lotterà tutta la vita per essere se stessa. Il romanzo si legge d’un fiato e la protagonista ci conquista completamente, perché mentre combatte le sue battaglie noi siamo al suo fianco e facciamo il tifo per lei, soffriamo per lei, comprendiamo a fondo il suo dramma.
Anche questo romanzo prende spunto da un documento storico e ci regala una splendida protagonista.
Maria Fiorenza Virgallito