Da bruco a farfalla di Simona Trunzo

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Le farfalle hanno quattro stadi di vita: uovo-bruco-crisalide-farfalla.

Il loro ciclo di vita è equiparabile al concetto affascinante e complesso della metamorfosi, come trasformazione di un essere o mutamento radicale.

Nelle fiabe o nelle opere letterarie, può essere trattata come trasformazione soprannaturale di un essere o di un oggetto in un altro di diversa natura. Possiamo dire che è anche una questione di fisica:

”Nulla si crea nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

(Lavoisier)

Ma può essere anche una questione di creazione fantastica o di magia.

La metamorfosi può rappresentare un cambiamento di stato, un’evoluzione, un ritorno alle origini, una via di fuga o una salvezza.

Pensiamo al Principe ranocchio, alla Bestia o alle evoluzioni magiche di Mago Merlino; la lista è ancora lunga ma prenderemo ad esempio due racconti in particolare: Il brutto anatroccolo e Le avventure di Pinocchio.

Il brutto anatroccolo, di Anderson, è un racconto sempre piacevole da leggere ed ascoltare: una metafora della vita che tramite ai passaggi della vita si arriva ad una metamorfosi.

Essere oggetto di disprezzo o disinteresse non ci deve indebolire, anzi deve essere un monito a rafforzare la stima in noi stessi.

In questo racconto il protagonista trova sé stesso nel momento in cui incontra i suoi simili: i cigni.

Ma il nostro obiettivo è quello di fortificarci anche senza identificazioni di appartenenza, perché il nostro essere consapevolmente unici, ci dovrà aprire alla socializzazione globale, senza mai perdere la nostra essenza.

E adesso dedichiamoci al nostro amatissimo Pinocchio, di Collodi: burattino destinato a trasformarsi in un bambino.

Nel racconto di Collodi, Pinocchio è in continua metamorfosi ed evoluzione.

Da pezzo di legno a burattino, grazie alla maestranza di Geppetto.

La Fata dai capelli turchini gli dona la vita, ma per diventare un bambino vero, dovrà dimostrare di essere onesto, bravo e sincero.

Poi la metamorfosi del naso, che cresce a dismisura ogni qualvolta Pinocchio racconta una bugia; sino alla trasformazione in asinello, una volta approdato nel mondo dei balocchi.

Per poter diventare bambino ha dovuto poi seguire un percorso inverso, superando difficoltà e prove in modo onesto e umile e, soprattutto, dettate dal cuore.

La nostra volontà a crescere e migliorare, può essere il nostro mezzo di trasformazione e non dobbiamo sentirci diversi, perché qualcun altro ha deciso così, perché, in verità, siamo tutti diversi e tutti uguali.

Simona Trunzo

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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