Ritorno al futuro: 35 anni dal cult movie

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 ( di Robert Zemeckis 1985). Con Michael J Fox, Christopher Lloyd.

Marty, un ragazzino di 17 anni, in seguito ad un esperimento scientifico dell’ amico Doc Brown , si ritrova nel lontano 1955. Nel passato Marty dovrà cercare di ritornare nel 1985 e ,nel frattempo, tra mille peripezie e dilemmi spazio-temporali, incontrerà i suoi genitori ancora “adolescenti”. ILa madre si prenderà una bella cotta per lui e il padre riuscirà a ribellarsi finalmente al Bullo Beef che lo perseguita da sempre. In una magica notte, tra passato e presente , cambieranno i destini di tutti i personaggi con un finale aperto al secondo capitolo della saga.

Perfetta combinazione di humor , fantasy e avventura: così potrebbe essere spiegato l’ ingranaggio della pellicola  che, dietro la mano organizzativa di Steven Spielberg e la regia di Robert Zemeckis, ha catapultato Michael J.Fox nell’olimpo delle celebrità e ha trasformato un piccolo film non solo in una vera e propria icona degli anni 80 ma  ,soprattutto, in un Cult senza tempo.
La storia dei due personaggi principali, l’estroso , irresistibile e incompreso scienziato Doc Brown (uno strepitoso Christopher Lloyd) e il 17enne frustrato Marty ( un perfetto Michael J.Fox) insoddisfatto della sua famiglia e della sua dimensione esistenziale, ( costruttori di una delle coppie più riuscite della storia del cinema e protagonisti anche delle due successive pellicole Ritorno al futuro II e Ritorno al futuro parte III, ) è la storia di una grande amicizia intergenerazionale e fuori dagli schemi, surrogato di un deficitario rapporto padre- figlio, ed è anche il leit-motiv attorno a cui si sviluppano le tematiche più importanti del primo film e di tutta la trilogia :

il tempo, con la presenza dell’orologio che incombe nelle scene più importanti, l’adolescenza con i suoi piccoli grandi drammi, il dialogo in famiglia, la fiducia verso se stessi e gli altri e ,soprattutto, la necessità di proiettarsi sempre in avanti per evolversi ma  sapendo voltarsi indietro per trarre insegnamento dagli errori.

Il film di Zemeckis è una favola moderna che si ama perché costruita su una sceneggiatura immortale, ( ogni cinefilo che si rispetti ne conosce i diloghi a memoria), interpretata con convinzione da un cast assolutamente perfetto e diretta da un regista come Zemeckis che riesce in ogni suo film a creare una forte empatia tra personaggi e pubblico , instaurando un legame che diviene quasi familiare ( si pensi al caro, mite Forrest o a Cast Away sempre con Hanks).

Zemeckis in questo film fa sorridere, incuriosisce e ci stupisce per l’ intelligente salto in una dimensione temporale senza confini, che sa catapultarci di colpo nella Hill Valley del 1955 per poi riportarci ad oggi.

-<“Marty! Devo riportarti indietro” – “Indietro dove?”- -“Indietro nel futuro!”>

Sandra Orlando

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