CoronaVirus

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I coronavirus (CoV) sono chiamati così per le punte a forma di corona presenti sulla loro superficie.

I CoV sono una “famiglia molto ampia di virus respiratori” e possono causare malattie da lievi a gravi, dal comune raffreddore a vere e proprie sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East Respiratory Syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave – Severe Acute Respiratory Syndrome).

I CoV sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ed in alcuni rari casi possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi.

Il 9 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV.

Il virus è stato identificato all’interno di un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

La maggior parte dei casi aveva inizialmente un legame epidemiologico con un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi, il mercato di Huanan Seafood, nel Sud della Cina.

I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, nei soggetti più deboli, persino la morte.

In generale i coronavirus umani più comuni solitamente causano malattie del tratto respiratorio superiore lievi o moderate, come il comune raffreddore, e durano per periodo di tempo abbastanza breve (3 – 5 giorni).

I sintomi possono includere:

  1. naso che cola
  2. mal di testa
  3. tosse
  4. gola infiammata
  5. febbre
  6. una sensazione generale di malessere.

I coronavirus umani a volte possono evolvere verso malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite.

Questo accade nelle persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare e/o respiratorio, e soggetti con un sistema immunitario indebolito, nei neonati e negli anziani.

Altri coronavirus umani che, come il 2019-nCoV, hanno fatto “il cosiddetto salto di specie”, sono ad esempio MERS-CoV e SARS-CoV e possono causare sintomi gravi.

In tutti, i sintomi respiratori indotti di solito includono febbre, tosse e respiro affannoso che spesso progrediscono in polmonite ed in circa un terzo dei casi sono risultati letali.

I casi di MERS continuano a verificarsi, principalmente nella penisola arabica.

I sintomi di tale sindrome respiratoria acuta grave, per la quale non si registrano più casi dal 2004 in nessuna parte del Mondo, includevano febbre, brividi e dolori muscolari che di solito progredivano in polmonite.

Come possibile notare, i sintomi comuni per tutte le fattispecie di infezione da coronavirus, data la scarsa specificità, consigliano, nel caso attuale, di effettuare test di laboratorio su campioni respiratori e/o siero nei casi di malattia grave.

È comunque importante, nel caso si verifichino solo alcuni di tali sintomi, informare il proprio medico.

I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:

  1. la saliva, tossendo e starnutendo;
  2. contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose);
  3. toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi;
  4. contaminazione fecale (raramente).

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus.

La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

Per ridurre il rischio di infezione, proteggere se stessi e gli altri, seguendo questi accorgimenti:

  1. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche;
  2. starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso;
  3. evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate;
  4. evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti);
  5. rimanere a casa se si hanno sintomi;
  6. fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate);
  7. pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate specie nei soggiorni in albergo.

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