Città d’oro

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Chi, come me, è amante della cultura egizia?

Per tutti gli appassionati, potrebbe essere questa la scoperta del secolo!

Da molti anni si era alla ricerca della città di Aden dell’Antico Egitto, senza mai trovarla.

E adesso sembra essere “tornata” dopo oltre 3000 anni.

Ebbene sì miei cari lettori!

Gli archeologi hanno scavato vicino l’antica città di Luxor e, come per magia, ecco spuntare un’intera città dell’Antico Egitto: la “città d’oro perduta”, fondata dal faraone Amenofi III intorno alla fine del 1400 prima di Cristo.

Essa, secondo gli esperti, risale a oltre 3000 anni fa, più di mille anni prima di Cristo.

L’egittologa e celebre professoressa statunitense Betsy Bryan, che ha collaborato alla scoperta, sostiene che, per l’Egitto, questa è la seconda scoperta più importante degli ultimi tempi, se non la più importante dalla scoperta del ritrovamento della tomba di Tutankhamon.

Per anni si è andati alla ricerca di questa città con nessun risultato positivo.

Errati erano i luoghi in cui scavare per farla riemergere… ma adesso eccola qui!

Questa scoperta è stata annunciata via Facebook da uno dei più famosi archeologi egiziani ancora presenti sul campo, Zahi Hawass.

Grazie a questa grande scoperta si potranno ritrovare e conoscere dei reperti archeologici dal valore inestimabile.

Nei vari scavi sono rinvenuti strumenti legati ad attività industriali come la filatura e la tessitura, scorie metalliche e di fabbricazione del vetro; rinvenuti anche i resti di una persona con le braccia distese sui fianchi e una corda avvolta attorno alle ginocchia e un cimitero a Nord della città, insieme ad un gruppo di tombe tagliate nella roccia.

La città d’oro è vicina alla Valle dei Re, area molto estesa e famosa in tutto il mondo per le Piramidi e le varie costruzioni per la sepoltura dei faraoni.

Le notizie sulle condizioni generali della città sono positive.

Sembra essere in ottime condizioni, con mura e stanze perfette, oggetti usati nel quotidiano ancora in buon stato nonostante il passare del tempo.

Non si sa con certezza quanto tempo ci vorrà affinché i lavori si possano concludere.

Iniziati a fine 2020, gli studiosi contano di ultimare i lavori entro la fine del 2021.

Un lavoro molto delicato e che ha bisogno sicuramente di molta attenzione e di numerose precauzioni affinché niente possa essere rovinato.

Il governo del Cairo spera che questa scoperta possa portare una ripresa dell’industria turistica che, a causa della pandemia da coronavirus, ha avuto un calo.

Giulia Trio

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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