Il popcorn nasce da chicchi di mais scaldati che esplodono grazie all’espansione dell’umidità interna alla pentola.
Il mais è originario dell’America centrale, e i primi popcorn risalgono a mille anni fa (i ritrovamenti sono stati in Perù e nello Utah (Stati Uniti), quindi coloro che hanno dato il via ad un cibo molto usato e di cui tutti andiamo matti sono indiani, maya e inca.
In Europa non si conobbe il mais fino alla scoperta dell’America, quando i primi esploratori osservarono che gli indiano usavano il popcorn non solo come cibo ma lo spargevano durante le cerimonie religiose o per decorazione dei capelli.
Quando pensiamo ai popcorn cosa ci viene in mente?
Ci avete pensato? Il cinema.
Negli anni ‘20, l’idea di consumare un cibo durante la proiezione di un film era inconcepibile, proprio perché il rumore provocato dalla masticazione avrebbe potuto disturbare.
Inizialmente fu concepito come cibo da strada, e successivamente venne introdotto all’interno di circhi, eventi sportivi e fiere grazie alla nascita delle macchinette (il 1885 fu l’anno in cui nacquero le prime macchine a vapore per popcorn).
Durante un periodo cupo, in cui l’economia americana fu messa a dura prova, il cinema diventò un prodotto di massa, accessibile a chiunque e in contemporanea il cibo che fece più scalpore, proprio per il suo basso costo, fu il popcorn.
Da qui qualcosa iniziò a cambiare.
Inizialmente i venditori di popcorn si posizionarono all’ingresso dei cinema per far si che la gente, prima dello spettacolo, potessero gustarli e loro poter guadagnare qualcosina.
I controlli furono tanti, i cinematografi prima di stampare i biglietti ai clienti si accertarono che non nascondessero nessun chicco di mais nelle tasche.
Ma alla fine i cinema dovettero arrendersi e permisero ai produttori di popcorn di venderli nella hall delle sale per poi distribuirli anche durante la programmazione.
Giulia Trio
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