A mio padre…
CIAO
Ciao,
con flemmatico
spirito di sopravvivenza
i miei giorni stanno
assumendo le sembianze
di qualcosa di migliore.
Stamattina un passerotto
ha puntato il suo ispido becco
nel bel mezzo dei trafori
della mia persiana
ed un timido arpeggio albeggiante
ha annullato tutti i confini
tra un talamo disfatto
ed il luogo del tuo riposo.
Ciao,
non è ancora esistita
un’occasione in cui
non abbia pensato a te
con la consueta intensità.
Se mai la terra
decidesse all’improvviso di ruotare
dalla parte opposta,
ti prometto che salterei
in groppa come una stella
che domina il firmamento
e che ci metteremmo a fare
la rivoluzione degli stolti
e del nulla assoluto,
così, per sorridere ancora
alla nostra maniera.
Non temere, non cadrei di sotto:
nessun padre mollerebbe
la presa innanzi
ad una folle che sta
scivolando dal cielo.
Ciao,
vorrei che domattina
ritornasse puntualmente il passerotto,
perché in fondo so per certo
chi lui sia e che ti diverti…
E spero che tu sappia
tutto quello che darei,
pur di riaverti.
“Sangue e raziocinio” di Maria Cristina Adragna
[…] “Ciao” di Maria Cristina Adragna […]