” Ci vediamo ad Agosto”

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Ci vediamo ad agosto” è un racconto poco noto di Gabriel Garcia Marquez, incluso nella raccolta postuma “Longa é a noite e outros contos inéditos” (2016).

Scritta dal grande maestro della letteratura latinoamericana, quest’ opera breve mantiene i tratti distintivi dello stile inimitabile di Marquez, noto per i suoi racconti avvolgenti e ricchi.

La trama di “Ci vediamo ad agosto” ruota intorno alla figura di Ana Magdalena Bach, una donna che fa visita alla tomba di sua madre ogni anno nel cimitero di una città tropicale.

La storia narrata, esplora temi come il dolore, la memoria e il legame intrinseco tra le generazioni, il tutto intrecciato con la caratteristica atmosfera surreale che contraddistingue l’opera di Marquez.

Uno degli aspetti più affascinanti di questo racconto è la maestria di Marquez nel dipingere i personaggi.

Ana non è solo una figlia che porta fiori alla tomba di sua madre, è un universo di emozioni e ricordi, intrappolata tra il desiderio di andare avanti e la necessità di mantenere nella sua vita la memoria del passato.

Durante queste visite annuali, Ana, che è sposata con Domenico, è madre di due figli e conduce una vita apparentemente ordinaria, vive una serie di intense esperienze emozionali e incontri amorosi che rivelano la sua insoddisfazione e il desiderio di avere qualcosa di più nella sua vita.

Il rituale di prendere un traghetto per recarsi al cimitero ogni sedici di agosto, esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi, almeno una volta all’anno, in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura di invecchiare che silenziosa cova nel suo cuore.

Questo viaggio annuale la invita a trasformarsi in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore.

Nel romanzo, Ana vive avventure fugaci, seduce e abbandona, mentre aspetta l’arrivo del traghetto che la riporta alla vita reale.

La sua storia è una favola contemporanea di indipendenza femminile, diversa da quella delle matriarche di altri romanzi di García Márquez.

La scrittura di Gabriel Garcia Marquez ha descrizioni vivide che trasportano il lettore nel caldo umido della città tropicale, tra l’odore dei fiori e il ronzio incessante degli insetti. Marquez riesce come sempre a fare dei luoghi simboli e metafore delle condizioni umane.

Nonostante sia una storia breve, “Ci vediamo ad agosto” è carica di significato e lascia una forte impressione. Marquez esplora con delicatezza il tema della mortalità e del ricordo, offrendo al lettore una meditazione potente e malinconica sulla fugacità della vita e l’importanza dei legami familiari.

In conclusione, “Ci vediamo ad agosto” è una piccola gemma che merita di essere letta e apprezzata non solo dai fan di Gabriel Garcia Marquez, ma da chiunque ami una narrazione profonda ed emotivamente risonante.

Anche se meno conosciuta rispetto ai suoi grandi romanzi, questa opera breve testimonia il genio letterario di Marquez e la sua abilità nel catturare l’essenza della condizione umana in poche, magistrali pennellate.

Angela Amendola

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