Che casotto!

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Oggi mentre pranzavo ho visto un paio di servizi al TG3 che, in modo enfatico, parlavano di alcune aziende tedesche che stanno lavorando su propulsori “più economici” (addirittura a cera) ed efficienti, in grado di abbattere i costi dei viaggi spaziali.

In questo modo sarà possibile mandare in orbita oggetti, i cosiddetti “carichi paganti”, al costo di circa 4.000,00 euro al kg, 30.000,00 circa per il sottoscritto.

Ieri sera mio figlio in vacanza in Francia, affascinato dalle maree cui ha assistito dalle spiagge sull’Atlantico, ha voluto approfondire il perché del ripetersi delle stesse ogni 6 ore circa.

Dopo “una trattazione quasi scientifica”, alla fine mi è piaciuto fargli capire “la sostanza del fenomeno”, ovvero che poiché Terra e Luna girano su se stessi e la Luna anche attorno alla Terra, non “compiendo questi moti completamente e totalmente in sincrono”, periodicamente la Terra deve accelerare e rallentare per mantenere il sistema in equilibrio.

Come ovvio “la bacinella d’acqua che contiene quell’Oceano” si agita e nella fase di accelerazione l’acqua si ritira mentre nella fase di decelerazione, l’acqua si ingrossa e ritorna a riva.

Ma questo alla fin fine che vuol dire?

Che l’uomo, la Terra, l’Universo … sono sistemi complessi, fra di loro in completo equilibrio ed armonia che non conviene turbare ulteriormente.

È di questi giorni la seguente notizia: l’emergenza sanitaria e la sproporzione tra domanda e offerta hanno portato alla crisi dei semiconduttori, con conseguenze per le catene di produzione di diversi settori e l’economia globale.

E cosa ci sta in un semiconduttore?

Fosforo, silicio, arsenico, antimonio,… e vuoi vedere che qualcuno già immagina di andare sulla Luna e su Marte, magari in Tesla, bevendo Coca Cola, a scavare questi materiali da portare qui giù per realizzare quei chip di cui l’industria automobilistica e non solo ha tanto bisogno?

E tanto a 4.000,00 euro al kg hai voglia a fare su e giù dalle “miniere lunari”…

Riepilogando:

  • “Sparo razzi” su e giù dalla Terra, tanto “il carburante” costa poco…ma intanto inquino.
  • Scavo nelle miniere lunari i materiali per fare i semiconduttori…ma intanto cambio la massa della Luna … ovvio … se scavo… la alleggerisco! Così le maree aumentano, crescono, diventano più potenti! In pratica modifico anche l’attuale equilibrio delle maree che adesso si adatta in modo innocuo alle rispettive masse di Terra e Luna… ma se cambiano i rapporti? Che succede?
  • In ogni caso porto qui sulla Terra chili e chili di metalli per fare nuovi chip che poi vanno nelle auto che a loro volta inquinano. Senza contare le vecchie carcasse arrugginite negli sfascia carrozze e le montagne di PC e telefonini obsoleti!

Che casotto!

Ma intanto è piovuto al Polo Nord, in Siberia sembra Primavera, ad Haiti le vittime del terremoto ormai hanno superato i 2200 morti e a Sud di questa Italia ieri sera è piovuto finalmente dopo mesi di caldo torrido…ma per poco.

Pandemie, terremoti, siccità e, ciliegina sulla torta, Biden coi Talebani e neonati lanciati come “palloni a canestro” nella speranza di salvarli da un regime pseudoreligioso, fatto di gente barbuta e usanze preistoriche.

Ma dico io, usando quella mia poca e modesta intelligenza media, di un italiano medio, se un Presidente vuole ritirare le sue truppe da uno scenario presidiato per ben 20 anni, non può farlo dopo aver messo in sicurezza quel territorio e tutti coloro che “si sono fidati di lui e gli hanno dato retta”?

Semplici riflessioni, senza nessuna aspirazione a proporre soluzioni, dare suggerimenti…ecc…

Pare proprio che stiamo facendo un casotto, ma un casotto enorme!

Il Cosmo intero ci avvisa ma noi niente, continuiamo a bere Coca Cola e buttare per terra tappi di plastica e mascherine usate.

Qualcuno diceva:

“Aiutiamoli a casa loro!”…

Io direi:

 “Aiutiamoci a casa nostra!”… Ora o mai più!

PS Notizia dell’11 settembre 2020 (notare la data)

La NASA vuole comprare rocce lunari dalle compagnie spaziali private che vorranno cimentarsi in una nuova iniziativa: rendere la Luna una miniera. In questo modo l’ente spaziale statunitense confida di incentivare le attività di estrazione sul nostro satellite naturale, avviando attività commerciali che potrebbero rivelarsi utili per le nuove esplorazioni lunari con esseri umani e in futuro per raggiungere Marte. L’iniziativa ha fatto sollevare qualche perplessità.

La NASA ha chiarito di essere interessata in questa fase alla sola regolite, l’insieme di polveri e rocce sulla superficie lunare, e che questa può provenire da qualsiasi area del nostro satellite. Le aziende che vorranno partecipare dovranno quindi sviluppare robot automatici in grado di effettuare i prelievi e di mantenere i campioni sulla superficie lunare, in attesa di un recupero da parte della NASA con i propri sistemi. Stando alle informazioni fornite da Bridenstine, la NASA pagherà tra i 15mila e i 25mila dollari per quantità tra 50 e 500 grammi di regolite; i prezzi potranno cambiare in base agli accordi stretti con le singole aziende. Non è un grande incentivo economico, considerato che una missione di estrazione costerà svariati milioni di dollari, ma quando i propulsori diventeranno più economici?

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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