Il suo nome è Anastasia Pokreshchuk.
È una prorompente modella ucraina ed ha spiazzato davvero tutto il mondo, grazie ad una silhouette mozzafiato e praticamente perfetta.
La modella ha 30 anni e nell’arco di un brevissimo lasso temporale è stata nelle condizioni di mutare radicalmente i connotati del proprio volto.
Ha riferito alla stampa di essere incappata, suo malgrado, in un insensibile coacervo di gente che l’ha insultata brutalmente e che si è persino arrogato il diritto di invogliarla all’insostenibile proposito di suicidio.
Ma, allo stato attuale, i suoi fans sono numericamente molti di più rispetto a quanto non lo siano quei pedanti quanto fastidiosissimi detrattori.
Su instagram, infatti, le persone interessate al suo profilo superano nettamente la soglia delle 200mila entità, una cifra che la inorgoglisce e che la discosta di parecchi metri dal baratro non foss’altro perché, proprio in relazione al suddetto social, la modella ha la possibilità di mostrare, volta per volta, i suoi notevoli cambiamenti.
Il particolare che maggiormente suscita l’attenzione di chicchessia, riguarda la grandezza delle sue guance, le più voluminose al mondo, un record da lei raggiunto da poco e che non era mai stato proposto prima, sulla rete, da nessun altro.
Anastasia, sui suoi canali social, rende visibile, con molta gioia, l’impressionante risultato ottenuto e come si può facilmente intuire, ha versato tanti quattrini per raggiungere una meta così agognata.
La sua trasformazione fisica parte a 26 anni, quando ha intrapreso il suo lungo ed impervio cammino nella direzione di una serie di interventi di chirurgia estetica.
Ha anche dichiarato che ha fatto uso di acido ialuronico, al fine di ottenere un effetto volumizzante e rimpolpante sul volto.
Durante una delle tante interviste alle quali si è sottoposta negli ultimi tempi, ha ribadito che se anche il suo cambiamento non dovesse essere accettato con positività dagli altri, a lei importerebbe relativamente.
Ciò che davvero conta è individuabile nel fatto che ciascuno dovrebbe potersi sentire a proprio agio con la figura personale e questo dovrebbe avvenire sempre e comunque.
In pochi anni, Anastasia ha letteralmente stravolto i lineamenti del viso.
Rimane una giovane donna solare e felice, che nonostante le numerose critiche non molla affatto, al cospetto di un’ imminente quanto legittima resa.
E nonostante la sua età anagrafica, pare proprio che le critiche poco costruttive non la sfiorino neppure.
Va avanti a testa alta, consapevole di chi realmente sia e di quello a cui tenda.
Dichiara di voler proseguire a spada tratta per i vicoli impervi del suo percorso estetico e chissà se, prima o poi, una sensazione di gratificante soddisfacimento fisico e psichico avrà finalmente la meglio su qualsivoglia tipologia di rinnovato intervento.
D’altro canto, è oramai lapalissiano che il concetto di mancata accettazione di se stessi affondi le proprie radici nel non avvenuto superamento di conflitti pregressi ed irrisolti.
L’essere umano, in assenza di resilienza, è come un’entità vivente dotata di polmoni, in assenza di ossigeno.
La necessità di tornare a respirare si rivela necessaria ed impellente.
Effimera è l’esistenza se è avulsa dalla capacità di volare, dal riconoscimento delle risorse personali, dalla consapevolezza di far fronte a situazioni intrise di difficoltà.
Il disperato ricorso alla chirurgia plastica è forse uno dei sentori che rimanda ad un’insoddisfazione di fondo?
La generalizzazione non paga, così come non si rivela esaustivo l’atto di chiudere un occhio di fronte alla problematica.
Non ci resta che guardare al futuro con più ottimismo ed auspicare che le circostanze favorevoli investano, con un’ondata d’amore per se stesse, le persone perseguitate da un senso amaro di insoddisfazione, presenti su tutta la terra.