E’ l’amore che è essenziale.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale o differente.
L’uomo non è un animale,
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.
F. Pessoa
Quando si parla di un amplesso amoroso, sarebbe opportuno distinguere se si tratta di condivisione della carnalità oppure di altro.
Il termine amplesso deriva dal latino “amplexus” che significa “intrecciare tutt’attorno” , quindi sembra che rimandi ad un “abbraccio avvolgente”.
Ragion per cui ci si può sentire autorizzati ad affermare che con l’amplesso non è solo la carne a toccarsi, ma si realizza la pienezza del contatto.
La sessualità si esprime attraverso uno scambio reciproco di umori, di sensazioni che coinvolgono prettamente la sfera emozionale sensitiva, per cui il piacere fisico è il fine grazie a cui si raggiunge l’appagamento delle brame del corpo.
La passione amorosa, invece, si palesa in un abbraccio che tiene legati, contemporaneamente, il sentimento e l’intimità.
Ci si serve del corpo per concretare una straordinaria complicità, ma il corpo non è il fine.
Il piacere fisico è un “complemento d’arredo”, un piccolo gradino di un progetto più ampio, di un godimento più grande che rimane anche dopo che il corpo si è liberato di fremiti e sussulti, placando la fame degli istinti.
Quando si condividono momenti di una passione amorosa, si può parlare di un amplesso aulico, la carne diventa intelligente.
Il sesso è leggero, effimero, evanescente, mentre l’amore è pesante, consistente, pieno.
Il sesso è chimica, l’amore è poesia.
Il primo è regolato da reazioni chimiche, il secondo da affinità e corrispondenze intime.
Per una vita di coppia armoniosa c’è bisogno che l’essenziale e l’accidentale si incontrino in un rapporto dialettico di reciproca appartenenza, ma senza alcuna subordinazione.
Piera Messinese
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