(in videochiamata)
l’ambientalista Valentina Dell’Aira
Mare, montagna, natura, paesaggio, fascino, arte, storia, folklore, enogastronomia: tutto questo è la Sicilia, tutto questo è anche Agrigento con la sua millenaria storia che parla attraverso i suoi quattro nomi assunti via via, con la Valle dei Templi, la vecchia Girgenti e l’Agrigento nuova.
Un immenso patrimonio culturale di grande pregio impresso e scolpito nell’intero territorio agrigentino dove anche l’occhio sprovveduto non può non vedere le preziose testimonianze delle varie culture che l’hanno occupato: la greca, la romana, la normanna.
Testimonianze che vanno dai siti di interesse archeologico, alle torri e ai castelli, ai beni architettonici di chiese, cappelle, conventi, abbazie, alle biblioteche dove sono conservati oltre 19 mila di libri di cui 356 appartenenti al patrimonio librario raro.
Per non parlare, e sarebbe quasi superfluo, dell’enorme distesa di templi dorici posti nella Valle dei Templi inserita, nel 1997, tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
E’ in questo contesto storico-culturale che incontriamo, sia pure in video-chiamata, Valentina Dell’Aira, siciliana, profondamente appassionata di storia e cultura meridionale.
Firma di pregevoli testate tematiche e non solo, con uno stile ed un pathos che attanagliano e coinvolgono l’attenzione del lettore, grazie alla sua ampia capacità di veicolare le bellezze e le eccellenze del patrimonio culturale della sua isola in una modalità inclusiva ed aperta senza alcuna limitazione territoriale.
La sua sensibilità, nutrita dalla formazione umanistico-linguistica, si intensifica e acquista brillantezza grazie alla frequenza della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Ateneo di Palermo dove consegue la laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne.
Autrice di avvincenti articoli su testate regionali, tradotti e resi pubblici anche su siti culturali stranieri, e di contributi storici sui Chiaromonte, pubblicati in Perle di Sicilia, Paruzzo Editore, attraverso approfondimenti inediti che ci conducono in un viaggio nella storia di Girgenti e della sua antica e potente famiglia del XIV secolo.
Si occupa di Comunicazione, Relazioni Esterne e Sviluppo per società di rilievo in campo nazionale, con particolare riferimento allo sviluppo delle emerging technologies.
Recentemente Valentina Dell’Aira ha avviato una collaborazione con Eco in Città, rivista tematica ambientale e sugli stili di vita sostenibili, per la quale cura un redazionale sui Beni Culturali.
La luce, l’effervescenza ed il fascinum della Trinacria emergono vistosamente dall’empatia che Valentina Dell’Aira trasmette in un baleno al suo interlocutore.
La sua personalità è una miscellanea che incarna perfettamente le caratteristiche della sua terra nelle sue accezioni più mirabili.
Per il suo impegno e la sua profonda sensibilità verso le tematiche della tutela ambientale, l’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento le conferisce l’incarico di “Delegata alle relazioni istituzionali per il dipartimento per i beni culturali e paesaggistici”.
Per il suo amore per la storia, l’arte e la cultura etno-antropologica riceve la carica di Delegata per la Sicilia del Real Circolo Francesco II di Borbone che si distingue nella divulgazione della storia del Mezzogiorno, del Regno delle Due Sicilie e della Casa Reale Borbone.
Non pochi i riconoscimenti ottenuti per l’appassionato approfondimento della Storia di Sicilia e per aver creato una fitta trama di iniziative culturali atte a rilanciare i valori della terra di Trinacria, con progetti ed eventi su base nazionale ed internazionale, come l’evento patrocinato dalla Camera di Commercio di Agrigento e dalla Progest, che coinvolse diverse imprese siciliane d’eccellenza.
Fiore:- Di lei mi sono fatto un’idea: quella che è un esempio di determinato attaccamento ai valori del Sud, oltre che una interprete fedele, coinvolgente ed innovativa degli stessi.
Dell’Aira: – Emerge così tanto?
Direi proprio di sì, nel mio modus vivendi, a qualunque latitudine, porto dentro di me il sole ed il calore della mia radix.
Il Sud è uno scrigno di incommensurabile valore ed io mi ritengo un’umile ed appassionata ricercatrice di quei valori e quelle peculiarità preziose che sono la vera bandiera del nostro Sud, anche se in un’epoca di profonda globalizzazione fra culture diverse sembra anacronistico continuare a stigmatizzare le discrasie fra le diverse zone del nostro Paese.
Mi piacerebbe una economia equiparabile in tutta la nostra penisola, un unico battito che armonizzasse le differenze geografiche.
Fiore:- Non ritiene che uno dei compiti della scuola, e quindi delle future generazioni, debba essere quello di far conoscere sempre meglio i beni culturali italiani per il loro enorme significato storico, artistico e paesaggistico che i millenni di storia ci hanno lasciato in eredità?
Dell’Aira:- Abbiamo ereditato un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia.
Le nostre città sono musei a cielo aperto, ma, come giustamente sottolineato con la sua domanda, preme avere una maggiore coscienza condivisa della storia e della cultura del nostro territorio.
E oggi più che mai urge una maggiore e più coesa partecipazione sociale attiva per un armonico ed efficace sviluppo delle attività in termini socio-economici.
Fiore: Si sta riferendo all’emergenza da COVID-19?
Dell’Aira: Anche…
Soprattutto in questo momento difficile, drammatico dovuto alla pandemia, che minaccia ed affligge il mondo intero, abbiamo bisogno di figure di riferimento positive, pragmatiche e propositive, in grado di amministrare la ‘res pubblica’ con una visione a lungo termine.
A tal proposito, voglio esprimere un particolare sentimento di orgoglio per il modo in cui la mia Regione, la Sicilia, ha gestito l’emergenza sanitaria, ponendosi fra le prime realtà territoriali con i più bassi tassi di contagio, grazie alle politiche di contenimento attuate in maniera assennata, competente e tempestiva.
Sono queste le azioni che fortificano un sano e profondo sentimento di appartenenza al territorio ed alle istituzioni.
Paghiamo severamente un debito aperto dalle generazioni precedenti e, oggi più che mai, chi amministra deve incarnare la “res pubblica” armonizzando politiche sociali, economiche ed ambientali in un orizzonte unico, riattivando in maniera esponenziale ed efficace quelle sinergie d’intenti, in cui la macrostruttura sovranazionale, l’Unione Europea, risponda concretamente alle esigenze del nuovo asset socio economico che il virus sta determinando e creando.
Fiore:- In sintesi non dovranno e potranno più esistere discrasie o protagonismi sterili per non mandare il tutto ancor di più a rotoli.
Dell’Aira:- Lo smodato ego del consumismo complessivo, la cecità delle logiche di una industrializzazione spesso senza regole, il greenwashing utilitaristico di alcune multinazionali sono oggi sotto la lente d’ingrandimento della coscienza pubblica risvegliata da un virus che sembra rappresentare, paradossalmente, l’anticorpo del mondo naturale.
E non è un caso che la risonanza armoniosa dell’universo riecheggi oggi più che mai in ogni angolo del pianeta, con la natura che si sta riprendendo gli spazi e l’importanza che fino ad ieri sembravano negati. Sembriamo accorgerci solamente oggi di profumi, suoni, colori che ci circondano nel silenzio surreale delle nostre città, un silenzio assordante, che ci costringe a riflessioni ricusate.
Fiore: Dobbiamo ripensare, in altri termini, il nostro ruolo e le conseguenze del nostro agire sull’ambiente, su un patrimonio di cui siamo custodi, non proprietari dissennati e famelici?
Dell’Aira:- Bisogna imparare la lezione, annullare l’atteggiamento desacralizzante nei confronti dei cicli vitali che la natura custodisce da secoli e che un errato concetto di modernità ha vilipeso cercando di soggiogarli.
Credo in un nuovo rinascimento dell’umanità, in cui le tematiche ambientali non siano marginali rispetto ai temi globali.
Fiore:- Ritiene la politica odierna in grado di attuare questa positiva giravolta?
Dell’Aira:- Sono stata educata al rispetto dei valori democratici, delle regole e dell’individuo.
Credo ostinatamente nella meritocrazia e nel sacrificio per il raggiungimento degli obiettivi prefissi.
Pertanto auspico che la politica dia le giuste risposte ai cittadini onesti che credono nei valori fondanti della nostra democrazia, ispirandosi ad un concetto di sviluppo che non prescinda dal welfare, dal rispetto ambientale e che annulli ogni desacralizzazione delle nostre radici.
Bisogna tornare a credere con più contezza nel valore e nelle potenzialità del nostro Paese e porsi assolutamente il problema della revisione costruttiva di alcune cattive politiche europee sottomesse alla volontà egemone dei pochi.
C’è bisogno del riconferimento della giusta dignità ad ogni singola realtà europea.
Non c’è altra strada.
Fiore:- Con l’aggravante che, ante COVID-19, non eravamo riusciti a superare le diseguaglianze territoriali e sociali dovute anche alla recessione del 2008.
Dell’Aira:- Sono per indole un’ottimista, auspico per noi e per le prossime generazioni un futuro costruito con azioni etiche, appassionate, inclusive e lungimiranti.
Fiore:- Grazie, gentile Valentina Dell’Aira, per questa chiacchierata e per le foto concesse, con l’augurio che lo sguardo della politica non si fermi al di qua dell’orizzonte e sgomberi quanto prima il terreno e il campo da gioco da una crisi che potrebbe vedere le nuove generazioni meno incluse nei processi di sviluppo del Paese Italia.
Dell’Aira:- Sono io che ringrazio lei e tutti voi di SCREPMagazine per l’opportunità offertami di conoscere un interessante magazine che non conoscevo.
Alla prossima e buon tutto…
… a cura di Vincenzo Fiore