Liberamente ispirata al ricordo delle campagne di Rapitalà, dove trascorsi momenti indimenticabili con amici che “ingombrano” l’anima con il loro affetto…
VERDI E FERROSE CANCELLATE
Attinsi stupore da lievi distese,
se nulla è perfetto notai l’eccezione,
laddove mai niente avanza pretese
poichè si arricchisce di pura emozione.
Esistono luoghi in cui le finestre
non sono soltanto riquadri di legno,
ma come cornici per spighe e ginestre
carezzan le corde di un cuor che sia degno.
Se l’occhio col tempo smarrì l’innocenza
occorre aggrapparsi a ogni forma d’appiglio,
tentai di carpire una magica essenza
bramando dettagli attraverso mio figlio.
Qui crolla ogni sorta d’amara difesa,
cipressi mi sembran rifuggi per fate,
e quella selvatica strada scoscesa
conduce a ferrose e verdi cancellate.
E oltre gli abbagli di un sole più acceso
si scorgono i tetti di case lontane,
le piccole mani di un bimbo sorpreso
regalano ai pesci molliche di pane.
Se ancor tutto ciò fosse poi prigionia
saremmo felici di essere schiavi,
qualunque sia il prezzo di questa follia
di tal Paradiso vorrei solo le chiavi…
Lirica tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna