Ancora Netflix e ancora una Serie Teen di successo: è The Society.
La fantascienza distopica al centro della Serie, creata da Christopher Keyser e diretta da Tara Nicole Weyr e Marc Webb, con sfumature dark thriller e un cast di giovani attori che fa ben scommettere su un loro possibile impiego su atri fronti.
Tutto ha inizio con uno strano odore che si impossessa della città di West Ham : i ragazzi protagonisti, dopo essere partiti per una gita scolastica, si ritrovano di colpo catapultati in una città senza adulti.
Nessuna traccia dei loro genitori o di loro fratelli minori, il paese desolato e ogni cosa intatta così come lasciata, senza spiegazione. Che fine hanno fatto le loro famiglie? C’è un grande mistero da risolvere e c’è soprattutto la necessità di sopravvivere. Dopo un iniziale momento di sbandamento, i giovani provano ad organizzarsi, guidati da Cassandra (Rachel Keller) leader indiscussa del gruppo e presenza fortemente carismatica. Grande importanza ha anche la sorella minore di quest’ultima, Allie (la brava Kathryn Newton) anche lei chiamata ad assolvere un ruolo importante nella gestione dell’emergenza. Ci sono personaggi che vogliono la civile convivenza, altri che cercano invece di trovare un nuovo equilibrio, ma tutti loro dovranno trovare il loro “posto” in quella dimensione altra. Con scontri e conseguenze anche inaspettate.
Il riferimento più diretto ed esplicito della Serie Tv è sicuramente Il signore delle mosche, il romanzo dello scrittore premio Nobel inglese William Golding, ma è appunto la citazione solo più ovvia.
In realtà tanti sono i possibili collegamenti della serie Netflix: Philiph Dick senza dubbio ha a che vedere con tutto ciò che di distopico viene prodotto tutt’oggi dal cinema e dalla televisione, ma c’è anche l’horror di Stephen King e delle sue misteriose cittadine senza Tempo del Maine, (anche se qui siamo a West Ham nel New England) ma c’è sicuramente anche Il pifferaio di Hameline, c’è Lost (con la città al posto dell’isola) e c’è anche un po’ Hunger Games per la visione degli adulti annullati in una società dove sono i giovani ad essere in gioco e usati come cavie.
Gli adolescenti protagonisti si trovano in un luogo senza tempo, un luogo che non ha storia: loro sono i primi esseri umani di quell’universo parallelo e devono gettare le regole di una società inizialmente anarchica. Cassandra è giudiziosa e rappresenta la ragione: vuole una società in cui tutti lavorano e collaborano, dove tutto appartiene a tutti: un “socialismo ideale” che non avrà però lunga vita. A lei, pur senza sua volontà, subentrerà poi Allie, la sorella, che dovrà capire come sopravvivere in un mondo in cui le scorte di cibo e acqua finiranno presto e dove tutti sono contro tutti.
The Society riflette sul concetto di giustizia arbitraria , di ordine sociale, di uguaglianza, di gerarchia e di legge. Il tutto nella dimensione di un’”autogestione” di adolescenti divenuti uomini di colpo , ma non per questo pronti davvero ad affrontare la vita reale e i dilemmi esistenziali: il male esiste ed è forte, la cattiveria e la gelosia serpeggiano, creando insidie e rivalità profonde; la frustrazione e l’eccesso improvviso di libertà portano all’insofferenza e anche alla depressione e la disparità sociale o i conflitti razziali o misogini tentano di farsi spazio anche là dove non avrebbero più ragione di esistere.
L’ isolamento favorisce il dilagare del male che è radicato nell’animo umano e che qui viene soprattutto dalla trasgressione delle regole e dalla corruzione morale e sociale.
Annullata l’attesa Stagione nr 2 (prevista su Netflix per Luglio 2020) non potremmo dunque conoscere il destino dei ragazzi di New Ham, alcuni partiti alla volta di nuove terre da coltivare, altri vittime di cospirazioni e inganni, altri ancora alle prese con nuove famiglie da gestire ma tutti capeggiati ora dal Male che ha preso il sopravvento sulla ragione e sull’ordine.
Sandra Orlando
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