The road’s imperfect

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La ricerca della luce era diventata un’esigenza necessaria per Valentino, come un traguardo da raggiungere per scoprire, finalmente, l’irraggiungibile fine denominato senso della vita.

Il rischio primario, egli si accorse, era quello di creare atmosfere artificiali, di non essere autentici, di costruire insegne vuote pur luminosissime.

Sorrisi, sguardi, percorsi, incontri, paesaggi, apparentemente perfetti, abbaglianti: ecco, quella perfezione era la grande ingannatrice, il sentiero che avrebbe portato ad un luogo il più lontano possibile dalla sua ricerca.

Valentino si rese conto che partendo dalla perfezione non avrebbe raggiunto alcunché, come non sarebbe giunto a capo di nulla, comportandosi come se il buio non esistesse.

Invece, è proprio dal buio più profondo dell’animo umano che può crearsi quel piccolo e stretto viottolo di luce, tale da poter approdare alla luce autentica, quella che proviene dall’anima sdrucita, bucata come un colabrodo, spesso ridotta male come uno strausato cencio.

Valentino capì che, da una lunghissima notte, improvvisamente, può apparire la luce, compagna della verità, compagna dell’essenza.

Potrebbe essere anche un’illusione, ma proveniente da una ricerca interiore scevra di falsità.

Un giorno di luce non deve essere perfetto, ma imperfetto così com’è l’essere umano, in tutte le sue sfumature.

Valentino comprese che la pur imperfetta luce, può illuminare la malattia, la solitudine degli anziani, la mensa dei poveri, la fine di un grande amore, la mancanza e l’abbandono.

Il senso della vita, a pensarci bene, abita nei tessuti della nostra imperfezione, nei lunghi inverni così come nelle brevi estati.

Oggi la luce è una buccia di limone sul vetro dell’aria.
(Rinaldo Caddeo)
La vita è una grande avventura verso la luce.
(Paul Claudel)

Tommaso Cozzitorto

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I Convegni di Cultura di Maria Cristina di Savoia

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Tommaso Cozzitorto
Sono nato a Salerno, ho trascorso la mia infanzia a Sapri e vivo a Lamezia Terme dall'età di dieci anni. Laureato in Lettere moderne ad indirizzo filologico-letterario presso l'Università di Salerno con una tesi dal titolo "Cesare Beccaria e il dibattito sulla pena di morte" discussa con il prof. Valentino Gerratana. Abilitato all'insegnamento in materie letterarie, filosofia e storia, storia dell'arte, insegno Italiano, Storia e Geografia nella scuola secondaria di primo grado. Mi occupo anche di critica letteraria e di arte attraverso conferenze e presentazioni di libri. Ho scritto prefazioni a romanzi e saggi, collaboro al mensile "Lamezia e non solo" da diversi anni. Sono stato protagonista nella trasmissione televisiva Confidenze Culturali ed ho presentato la rubrica "Imagine" su Ermes TV. Per dieci anni ho curato la rassegna "DiMartedìCulturando" in un noto locale di Lamezia Terme. Ho fatto parte della Commissione Calabria "Premio la Giara" indetto dalla RAI. Ho pubblicato due libri: Palcoscenico e Along the way. Nel 2011 ho ricevuto il "Premio Anthurium" città di Lamezia Terme e successivamente il "Norman Academy" a Roma, entrambi per meriti culturali. Ho ricevuto nel dicembre scorso un riconoscimento dal Liceo Scientifico Galilei di Lamezia Terme nell'ambito del Festival della Scienza. In ambito prettamente scolastico sono stato Valutatore ed esperto in PON e POR.

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