SUPERBONUS al 110%? Ne parliamo con Antonio Ranieri, Presidente di AMSZEROad SpA

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1) Dott. Antonio Ranieri questa è la seconda volta che ci concede un’intervista e la ringrazio per questo. Oggi il suo ruolo rispetto all’intervista precedente è mutato e la ritroviamo come Presidente della multiservizi AMSZERO SpA, con la più qualificata rete di agenti e consulenti sul territorio nazionale. In breve, ci spiega di cosa si occupa la sua società?

Per me è sempre un piacere incontrarvi ed essere ospite del vostro giornale e quindi consentitemi di ringraziare io voi. Ams Zeroad è una società che seppur ha già compiuto 1 anno di vita, ha al suo interno oltre 25 anni di esperienza grazie all’apporto del know-how di tutti i dirigenti, c’è tra loro chi proviene dal mondo finanziario, chi industriale, chi della formazione/marketing, chi del mondo sindacale, dei bandi, del welfare aziendale etc, quindi abbiamo avuto questa opportunità di partire immediatamente con un grosso bagaglio di esperienze, ed abbiamo sin da subito inondato il mercato con l’acquisizione di numerosi clienti, a cui AMS eroga servizi innovativi e di grande utilità, fornendo vere e reali soluzioni per il benessere delle persone e delle aziende, il tutto, gestito da uno staff di figure altamente specializzate, non avendo anche nel mercato una concorrenza concreta, che poi è arrivata nel tempo e ha cercato di emularci.
Nel know-how che ha ereditato anche AMS, vi è l’impegno sin dal 2020 nel settore del Ecosismabonus , più conosciuto come superbonus110.

2) Una scelta ambiziosa la vostra, fin dall’inizio di occuparvi, quali procacciatori, del SUPERBONUS 110%, ancora discusso e mutevole di continuo. Ci vuole dire le criticità di questo incentivo statale così discusso?

Sì vero, una scelta molto ambiziosa, ma allo stesso tempo concreta con crescita reale nei numeri, poiché grazie all’iniziale impegno di creare vari comitati al suo interno, e specificatamente comitato tecnico(tecnici, avvocati, commercialisti, agenti) e comitato scientifico(onorevoli, senatori, professori universitari, manager industriali) ha fatto si che agli occhi dell’utente finale ci fosse la reale e concreta sostanza ,piuttosto che l’apparenza, che ogni cliente ha il dovere di pretendere e ottenere.
Il grosso impegno della nostra rete commerciale oggi è imperniato quasi tuo sul Superbonus 110, che sin dalla sua nascita (decreto rilancio maggio 2020-convertito ad agosto 2020) ha visto numerose e continue modifiche che ad un certo punto aveva mandato in tilt tutto un sistema che nelle sue intenzioni ha del lodevole ed è un serio e concreto rilancio per l’economia dello Stato, oltre che concreta possibilità di miglioramento ed efficientamento energetico per le unità immobiliari delle persone.
Le criticità che si sono riscontrate, e che purtroppo ancora si riscontrano, stanno nel fatto che nessuno ha uno storico nel settore, essendo questo una novità nell’ambito edile e che purtroppo vede continuamente nella burocrazia, che, come detto, muta quasi ogni giorno, il maggior ostacolo per la sua piena attuazione. Ma dal 4 agosto 2021 con l’inserimento della CILAS(semplificazione della Cila), gli interventi e le aperture dei cantieri sono andati più spediti, ma tante sono le richieste che devono essere smaltite e che richiedono impegno e tempo che delle volte fa spazientire i committenti…ma ricordiamoci che sono soldi dello Stato e la fretta porta a fare brutti scherzi. Vero anche che esistono da anni i bonus minori, ossia 50% ristrutturazione e 65% ecobonus, ma che hanno avuto una esponenziale crescita data dall’individuazione di un intervento trainante nella pratica che può dare accesso al 110%, e quindi ciò a fatto si che ci fosse un aumento del costo dei materiali dato dalla maggiore richiesta degli stessi, mettendo in difficoltà committenti e imprese, e quest’ultime hanno dovuto aggiungere anche la difficoltà di reclutamento della manovalanza che in molti casi preferisce stare a casa con il bel RDC, piuttosto che essere assunta(perché in nero non può essere più) e quindi perdendo l’agevolazione in cambio di zero ore di lavoro.

3)Negli ultimi mesi, tanti i meccanismi varati per porre limite/controllo alle frodi perpetrate verso i committenti /proprietari, non ultima la discussa “cessione unica del credito “. Dove ritiene si sia inceppato il meccanismo e quale ritiene sia la soluzione ottimale?

Come tutte le cose belle, ci sono anche le storture…Infatti è agli occhi di tutti che negli ultimi mesi abbiamo assistito a una discutibile gestione da parti di alcuni attori del settore, tanto è vero che la GDF e la magistratura stanno indagando per stanare, e contrastare (anche se sarebbe stato meglio prevenire) le eventuali truffe, che saranno o meno accertate nelle dovute forme e metodologie previste dall’ordinamento giudiziario, e per le quali anche alcuni nostri clienti sono stati contattati dalla GDF per i doverosi e utili controlli, durante i quali, gli addetti hanno potuto constatare la totale e completa regolarità della nostra società commerciale e la professionalità con la quale abbiamo anche contribuito a fare chiarezza ai loro occhi, ricevendo, in alcuni casi, perfino complimenti dal Comando per la chiarezza professionale condotta e la fattiva collaborazione. A mio avviso, quando c’è qualcuno che controlla è sempre meglio e fa si che l’asticella della professionalità sia sempre più elevata a totale vantaggio e garanzia degli utenti. E per chiarezza, tra tutte le frodi il superbonus rappresenta solo il 3% rispetto alla totalità delle ipotetiche truffe, in raffronto alle percentuali più alte degli altri bonus, così come dimostrato da uno studio condotto dal Sole24ore.

4) Ogni giorno Lei deve rispondere ai clienti, ai tecnici, a ditte, ai General Contractor. Immagino abbia giornate piene. Come lo spiega a un suo cliente la prima volta, può chiaramente illustrarci come funziona la procedura per richiedere l’Ecobonus110%, dalla richiesta alla chiusura cantiere?

Questa è una bella domanda perché avrà risposte molto semplici. La nostra consulenza inizia col fare una sorta di intervista col cliente e porre 2 domande fondamentali ai potenziali committenti: hai un intervento trainante da fare, così da poter accedervi? Si, ok possiamo parlare di 110%. No, parliamo di bonus, cosiddetti minori.
Ci sono abusi tali da non poter essere sanati? No, continuiamo a parlare di 110%. Sì, la nostra consulenza finisce qui senza dare false speranze, perché sappiamo benissimo che dire no ad una persona (che per noi significa guadagno alla fine dei lavori) non è bello, ma preferiamo meglio arrossire oggi piuttosto che impallidire domani a distanza di tempo e con perdita di tempo per entrambi, dimostrando quella non professionalità che vorrebbe evitare la clientela.
Per le pratiche in essere, posso dire che siamo molto vicini ai committenti e gli agenti sono pronti ad informare e a confrontarsi con i clienti su tutti gli sviluppi della propria pratica, che nella maggior parte dei casi, non dipende da noi ma da tecnici incaricati della progettazione, dalle ditte incaricate dai General Contractor per l’esecuzione dei lavori, dal materiale che deve essere pronto per la consegna…..e ci siamo anche quando le cose non procedono nel verso e nel tempo giusto, ma è proprio in questi casi che la vita ci dice che non bisogna nascondersi e essere sempre proattivi e dimostrare la professionalità nel ricercare la soluzione.

5) Dott Ranieri sappiamo che Lei con i suoi agenti è molto rigido, nel senso che preferisce dare loro strumenti informativi e metterli subito sul campo a provare la loro esperienza formativa. Questo metodo funziona? È per questo che è una delle reti più preparata d’Italia?

Mi piace questa domanda. Diciamo che regole strette producono sempre ampia libertà, dopo che le stesse regole sono state rispettate e dopo che ognuno ha fatto professionalmente il suo. Noi abbiamo sempre creduto e investito molto nella formazione e nella informazione, tanto è vero che oggi abbiamo all’attivo 5 convegni svolti sul Superbonus 110 a livello nazionale e 2 fatti all’estero, a dimostrazione che abbiamo sempre cercato di essere il più possibile adeguati alle esigenze della clientela e a non commettere gli errori già commessi dagli altri, probabilmente commettendone di nuovi, ma sempre proattivi e operativi. Vero anche che la migliore esperienza è quella sul campo, a contatto con clienti, tecnici, ditte, fornitori e questa è proprio una fucina ottimale che sui libri difficilmente la si trova. Forse è questo nostro valorizzare le persone, dare loro il giusto riconoscimento formativo e remunerativo, ma allo stesso tempo pretendere, per loro stessi, una sana competitività e un giusto e sano orientamento al risultato, con atteggiamento “ win to win “col cliente, che fa si che l’espressione “una delle reti più preparate d’Italia” trova la sua giusta affermazione.

6) La sua attività è molto impegnativa e a volte per raggiungere i risultati I vostri sacrifici sono lunghi e duri. Cambierebbe il suo lavoro con qualcosa di più stabile diciamo così?

Studiare tanto, formarsi, essere curiosi, avere il coraggio di cambiare senza aver paura del nuovo o del non noto, evitare l’isolamento, imbastire relazioni sociali, ma soprattutto per sentirsi parte attiva di una società libera. Ho conosciuto persone tristi che avevano fatto delle carriere brillanti, ho conosciuto persone che erano felici senza averla fatta. Prima della carriera è importante capire dove si vuole stare nella società e fare di conseguenza le scelte più opportune. La carriera come la vita deve essere abbracciata e guidata, non la si deve subire, come in molti casi avviene, per necessità o per vera convenienza, una condizione che genera dirigenti di bassa qualità che, oltre a fare del male a se stessi, fanno del male anche agli altri.
Umiltà, perseveranza, facendo il tutto con amore e passione. Questi sono i punti fondamentali per evolversi e anche fare una carriera come la mia, o magari anche migliore, che da oltre 25 anni mi vede operare nel settore economico finanziario, dove ho visto tante evoluzioni del mercato, tante direttive penalizzanti per il settore, tante crisi economiche dal 2008 in poi, tanti venditori di fumo e imbonitori del multilevel che nel concetto “spremi limone” hanno imperniato la loro vita, fatto carriera super-velocemente e, a volte rovinando quella di molti…..ma poi tolti da quell’ambiente, hanno dimostrato di essere pesci fuor d’acqua perché hanno vissuto solo di luce riflessa, concessagli da altri.
Ma non mi sento mica arrivato, anzi, è sempre un punto di partenza e di slancio verso prospettive sempre ambiziose e competitive…pur essendo io fondamentalmente ancora giovane 50enne che non cambierebbe col nulla al mondo ciò che fa, avendo avuto anche in passato il famoso “posto fisso” statale, a cui ho rinunciato per ben 2 volte.

7) Molto spesso leggo i suoi post politici. Cambiando argomento: tante critiche sentite, e a volte buoni consigli per le figuracce a cui ci espongono. Cosa non funziona più nel “meccanismo” Italia?

Ormai è indubbio che la politica ha abbandonato le piazze, non calca più la strada ed è lontana dalla gente. Di recente, abbiamo assistito ad uno scempio messo in atto per l’elezione(ri-elezione) del Presidente della Repubblica e a mio avviso questi episodi, alimenteranno ancor di più l’astensione dalle urne. La gente nel frattempo si vedeva aumentare la bolletta della luce, il prezzo della benzina, gli alimenti nei negozi, l’aumento delle materie prime….e questi signori per una poltroncina da garantirsi ancora per 12 mesi e con un vitalizio ancora da maturare, hanno dato il peggio che era possibile metter in piedi, ”umiliando”, a mio avviso, la figura del Presidente della Repubblica, vista come soluzione di ripiego e non come rapida prima scelta. Ma non mi va di parlare più di politica, in passato le ho dedicato troppo tempo, senza riceverne alcunché, anzi una cosa si l’ho ricevuta…l’umiliazione dei miei ideali liberali, patriottici e di cittadino italiano, …ma questo penso riguardi anche molti altri concittadini.
Nel meccanismo Italia, inviterei a concentrarsi di più sulla Formazione. È lei, a mio avviso, uno degli elementi chiave del sistema per una futura prospettiva. Senza formazione non c’è sviluppo e ci si mette in concorrenza con paesi poveri ove i lavoratori hanno poche esigenze, il costo della vita è basso e di conseguenza anche i salari sono molto bassi. La formazione e la scuola vanno profondamente rivisitati: va dato più spazio alle materie ed alla formazione tecnica, ci deve essere una relazione molto più stretta tra azienda e scuola. I ragazzi fin da giovani devono entrare in contatto con il mondo del lavoro. Gli insegnanti devono essere formati, motivati, devono essere adatti a questo tipo di lavoro. A scuola capita che si insegnino materie già superate, già vecchie e ciò è ovvio considerato che molti docenti non seguono corsi di aggiornamento specifici o delle volte, non vengono messi nelle condizioni per poterlo fare. Va ripristinata ancor di più l’educazione civica e inserita l’educazione finanziaria. Da educatore finanziario posso affermare che siamo fondamentalmente degli analfabeti finanziari. E lo dico perché supportato da fatti concreti, poiché in uno studio condotto dove sono stati messi a confronto 26 paesi al Mondo, (utilizzando la stessa metodologia della Banca d’Italia), la nostra bella Italia è risultata penultima, appena prima di Malta:
Hong Kong, Slovenia, Austria, Germania, registrano la più alta alfabetizzazione finanziaria. Non lontani da noi, ma prima di noi sono invece Colombia, Romania e Montenegro. Ecco sono queste le cose su cui far riflettere chi ci governa e se vogliamo ridare slancio e far comprendere che siamo ancora quell’Italia per cui siamo conosciuti nel Mondo, non dobbiamo continuare a perder tempo…e nel mentre, ripristinare qualche mese di leva militare non farebbe male alle gioventù moderne, magari distogliendole dai vari GF, Uomini e Donne, Temptation island e affini.

Angela Amendola

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Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

https://screpmagazine.com/jane-eyre/

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