Tanti anni fa, a Catania, viveva una bellissima giovane, rampolla di una ricca famiglia, Angelina.. Al compimento del diciottesimo anno nel 1911, come in uso tra i nobili, fu promessa sposa ad un noto avvocato.
Lei però, non aveva alcuna intenzione di legarsi ad uno sconosciuto e come se ciò non bastasse, più grande di lei di dieci anni.
Se fosse stata innamorata o almeno attratta da quell’uomo, la differenza d’età, probabilmente non sarebbe stato un problema. In realtà, la giovane Angelina Mioccio aveva un amore. Il cuore batteva per un giovane, Alfio, suo lontano parente, di bassa estrazione e dipendente del padre di Angelina.
La ribellione della giovane rimase inascoltata dal padre e lei, pensando di ottenere sostegno, chiese aiuto al suo innamorato che incontrava di nascosto.
Ma Alfio, temendo vigliaccamente di perdere il suo lavoro, non ebbe nessuna reazione anzi, spinse Angelina ad accettare quel matrimonio.
Davanti a questo rifiuto divenne preda della disperazione, sola e senza nessuno che la ascoltasse, col cuore spezzato, decise di togliersi la vita, gettandosi dalla torre del Castello di Leucatia, la sfarzosa villa che il padre aveva fatto costruire per lei, come dono di nozze.
Quando il padre scoprì il triste epilogo, pazzo di dolore, decise di far mummificare il corpo della figlia, per conservarne per sempre, la bellezza.
Intervennero i migliori mummificatori dell’epoca. Il corpo fu esposto in una teca di vetro, all’interno della cappella di famiglia, nel cimitero di Catania. Fu forse una sorte di vendetta la sua, quando decise di seppellirla con indosso il suo abito da sposa. In fondo, quella figlia lo aveva disonorato, disubbidendo alla sua decisione di maritarla.
Dall’altro canto, lei era stata usata come merce di scambio dal padre che intendeva, con questo matrimonio, rinsaldare legami a lui utili. Usata dal giovane che diceva di amarla, che alla prima difficoltà, si arrese.
A Catania conoscono bene questa triste storia e la povera Angelina, è stata soprannominata: la bella addormentata!
Alla morte del padre, nessuno più ebbe cura della Cappella, che più volte fu addirittura saccheggiata.
Un giovane catanese ebbe una visione: in sogno, incontrò Angelina che gli chiedeva di occuparsi del suo corpo. Così, il ragazzo iniziò a portare fiori e piccoli peluches, sulla tomba, in maniera regolare.
Nel 2016 però, la cappella fu dichiarata pericolante e quindi, chiusa al pubblico, precludendo la possibilità di portare un fiore sulla tomba di quella sfortunata ragazza.
Cosa ne fu del Castello di Leucatia?
Il castello fu venduto ad un nuovo proprietario che per poterlo abitare, avrebbe dovuto ultimare dei lavori rimasti incompiuti ma alcuni fenomeni paranormali, fecero sì che il lavoro restasse incompiuto. Durante la seconda guerra mondiale, il castello divenne la roccaforte dell’esercito tedesco e infine, nel 1960 lo acquistò il comune di Catania.
Dopo il totale inutilizzo, finalmente ristrutturato, nel 2001, la struttura fu adibita a biblioteca comunale. La costruzione gentilizia, dopo tanto orrore, finalmente ha trovato una sua funzione, la cultura!
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