Sole e Luna

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Tutto ciò che riguarda i miti e le fiabe non sono solo racconti per bambini, ma hanno un significato più profondo.

Sono le spiegazioni che i vari popoli si sono tramandati nei secoli sul mondo e sulla natura.

Oggi voglio parlarvi del Sole e della Luna, di una storia raccontata grazie ad una fiaba africana.

Ndjok Ngana è un poeta e scrittore, originario del Camerun, e racconta come nella sua cultura d’origine, quella Bantu, viene spiegata l’esistenza del sole, della luna e delle stelle.

In Italia il poeta viene chiamato “Teodoro”.

In Camerun, sita nell’Africa centrale, ci sono diversi gruppi etnici. Le varie lingue parlate derivano da quella Bantu, che si sovrappongono alle lingue dei colonizzatori europei in base alla zona. A Nord l’inglese, a Sud il francese. Nella parte centrale del Paese le etnie sono Ewondo, Bassa’a e Eton.

La fiaba deriva dall’etnia Bassa’a.                                                                     

Secondo la tradizione africana Bassa’a, il Sole e la Luna furono creati prima del resto del mondo e prima delle creature.

Dio gli chiese collaborazione, amicizia tra loro, per far si che la terra si riscaldasse e che si potesse alternare così il giorno con la notte e avrebbero creato armonia al resto delle creature.

Questo avvenne ed erano molto amati da tutti.

Il Sole però voleva più amici, e pian piano aumentò l’intensità del suo calore e grazie a questo tutti lo cercarono.

La Luna, notando che al suo fianco rimasero solo funghi e animali notturni, si arrabbiò con il Sole accusandolo di essere l’artefice della sua solitudine. E per dispetto lo gettò in u burrone. Arrivarono in suo soccorso i suoi amici che lo aiutarono a tornare in superficie.

Dio, che vedeva tutto, decise di intervenire.

Egli chiamò il Sole e la Luna, dopo averli ascoltati decise di dividere il mondo in due parti: da un lato gli amici del Sole e dall’altro gli amici della Luna.

Dio punì il Sole per la sua invidia facendolo lavorare tutto il giorno. Il suo compito era quello di riscaldare il mondo per l’eternità.

Alla Luna, per la sua onestà, le fu concesso di farsi vedere quando voleva (uno spicchio o un quarto o per niente).

Nacquero così la Luna piena e la Luna nuova.

Per premiarla ulteriormente le diede l’opportunità di avere tanti figli. Da qui ecco le stelle.

Non ero a conoscenza di questa fiaba, ma dopo averla conosciuta non potevo fare a meno di condividerla con voi, sperando vi affascini tanto quanto ha affascinato me.

Giulia Trio

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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