E’ una serata d’estate e grazie alla tecnologia e alle tecnologie a distanza, siamo riusciti a realizzare una lunga chiacchierata in esclusiva con Pietruccio Montalbetti, il fondatore e leader dei DIK DIK, la band più longeva d’Italia, ancora in piena attività.
Una intervista a quattro mani con me, Daniela Marzano, e il direttore di ScrepMagazine Giuseppe De Nicola (a 6 mani se consideriamo il prezioso supporto di Angelovideoreporter https://www.angelovideoreporter.com/), in diretta Facebook e con la possibilità per i follower di seguirci e porre domande.
Una intervista che si è trasformata in vero e proprio evento: un salto nella storia della musica, partendo dalla nascita e evoluzione della band, il nome preso in prestito da una antilope africana, per arrivare ai ricordi d’infanzia del musicista e suoi aneddoti di vita, fino al lungo e stretto rapporto con Lucio Battisti e Mogol e le altre collaborazioni con importanti musicisti italiani.
Dal musicista siamo passati al “Pietruccio uomo“, alla sua etica in relazione al mondo attuale e le sue opinioni sulle nuove generazioni e il loro rapporto con la musica.
Poi è arrivato il momento del “Pietruccio scrittore”, autore di sette libri, molti dei quali sui suoi viaggi di avventura.
Importante è quello sul suo rapporto di amicizia con Lucio Battisti, una amicizia fraterna e contemporaneamente una grande collaborazione artistica.
L’ultimo libro, che sta promuovendo in Italia, è un romanzo sul nazi-fascismo dal titolo “Il mistero della bicicletta abbandonata” di BookRoad Edizioni (https://www.bookroad.it/).
Il salto al “Pietruccio esploratore” è stato un passaggio automatico. Come ha dichiarato lui stesso nella video-intervista, “Vivere è conoscere il mondo, spinti dalla curiosità e dallo spirito di adattamento. E viaggiare vuol dire andare a scoprire ciò che non si conosce, non andare in una nota meta turistica”.
Una lezione di vita donata senza rendersene conto, su come si può arrivare a spegnere 81 candeline felici e senza rimpianti, mossi ancora dalla voglia di cantare, di fare tournée, viaggi, scrivere e scoprire il mondo.
Ma appassionarsi anche di astro-fisica (che la presenza dell’Ing.Giuseppe ha contribuito suo malgrado a incrementare), così come dei problemi dei meno fortunati, provare empatia e cercare l’inclusione sociale, fare beneficenza fuori dai riflettori.
Tutto questo è stato in una serata Pietruccio Montalbetti… e sentire la sua video-intervista non fa che farci appassionare ancora di più “all’artista, all’uomo e all’esploratore“.
La video-intervista è presente sul canale Screpmagazine TV all’indirizzo: https://youtu.be/2AFuXbwsHOM
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