Perdersi per ritrovarsi insieme

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 Perdersi per ritrovarsi insieme

Si parla tanto di adolescenti, ma i genitori chi sono?

Di cosa hanno bisogno?

Che effetto fa sentire il proprio figlio allontanarsi da sé?

Che ruolo ha il figlio nell’equilibrio personale e di coppia?

Perché se da un lato l’adolescente cerca di situarsi in un mondo di significati che rispecchi in maniera più autentica i suoi bisogni, dall’altro è inevitabile che il genitore debba fare i conti con un suo riposizionamento non solo personale, ma anche di coppia.

Tale riposizionamento, spesso vissuto con un senso di smarrimento e confusione, potrebbe invece generare un’opportunità di cambiamento. Vediamo in che modo…

Cosa accade al ragazzo… non mi dilungherò sul tema dell’adolescenza, ma mi preme sottolineare che l’adolescenza corrisponde alla fase evolutiva più rivoluzionaria nel percorso esistenziale di un individuo.

E’ caratterizzata da quel periodo di transizione, dall’infanzia all’età adulta, in cui non si è una cosa né l’altra, generando nel ragazzo grande disorientamento ed incertezza.

Durante questo processo di cambiamento graduale, inoltre, l’adolescente oscilla fra momenti di entusiasmo per le possibilità che vive e momenti di tristezza per ciò che sta lasciando.

Stessa cosa accade al genitore: può oscillare fra momenti in cui osserva con piacere il figlio crescere e momenti in cui vive sentimenti di perdita o mancanza.

La percezione di perdita e mancanza evidenzia, in entrambi i casi, che non c’è una separazione netta tra genitori e figli.

Cambia solo la relazione che da bambino tende a diventare più paritario.

Cosa accade al genitore… dalla mia esperienza clinica spesso i genitori riportano, in questa fase, vissuti di grande vuoto, rabbia, senso di inutilità.

Si sentono soli, non solo perché il figlio sta crescendo, ma anche perché, negli anni, il partner ha assunto un ruolo sempre più genitoriale. E sempre meno di compagno con il quale si è scelto di condividere e costruire un progetto di vita.

Il venir meno di un riconoscimento, sia personale che di coppia, genera spesso una crisi.

La cui risoluzione dipende dalla capacità di entrambi di riorganizzarsi e di dare senso e significato all’esperienza vissuta. 

In che modo?

Innanzitutto il genitore, sentendosi costretto a riappropriarsi di se stesso come adulto e non più come genitore, dovrebbe iniziare a ri-investire sulla coppia.

Riprendendo interessi che si erano condivisi un tempo oppure creandone dei nuovi.

Inoltre, nel cambiamento di una nuova immagine di sé, potrebbe essere utile riprendere a coltivare interessi, anche in modo autonomo.

Tutto questo ha due finalità:

  1. trasforma il senso di vuoto e di smarrimento dei genitori in nuove possibilità d’essere;
  2. in secondo luogo, permette al ragazzo, vedendo che i genitori stanno bene, di proseguire il suo cammino con più serenità e con meno preoccupazione di come i genitori possano sentirsi.

Sembra paradossale ma il prendersi cura è un sentimento che appartiene anche ai nostri figli…

Dott.ssa Paola Uriati

Clicca il link qui sotto er leggere il mio articolo precededente:

https://screpmagazine.com/linautenticita-di-se-nella-coppia-della-dott-ssa-paola-uriati/

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Paola Uriati
Ho conseguito nel 1994 il diploma di Laurea di dottore in Psicologia indirizzo Clinico e di Comunità, presso l’Università la Sapienza di Roma. Sono iscritta dal 1997 all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio. Dal ’94 al ’99 ho svolto il Corso quadriennale di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo post-razionalista, presso l’Associazione di Psicologia Cognitiva di Roma. Lavoro come psicologa psicoterapeuta a Roma e mi occupo principalmente di disturbi dell’umore, disagi adolescenziali, disturbi di personalità, problematiche relazionali e sessuali. Ho partecipato a Convegni in qualità di relatore ed ho realizzato pubblicazioni fra cui “ Approccio evidence-based alla valutazione del trattamento comunitario terapeutico-riabilitative del Lazio”. Da febbraio 2020 seguo un progetto editoriale, uno spazio in cui condivido argomenti che hanno, come obiettivo principale, il benessere della persona. Sono appassionata di fotografia. Mi piace catturare le immagini, piccoli frammenti della nostra identità, che si svela nell'incontro con l'altro e con il mondo.

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