Pensare a una nuova vita leggendo Krishnamurti

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In questo periodo difficile, in cui sono costretta a restare a casa, ho molto tempo per pensare alla vita, ai miei desideri e a quali sono gli obbiettivi per raggiungerli.
Nella confusione dei miei pensieri, mi è venuto in aiuto Jiddu Krishnamurti, filosofo apolide di etnia indiana.
Dopo la gioventù passata negli ambienti della teosofia, non volle più appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione, per cui nel 1948 non prese la cittadinanza dell’India.
Viaggiò per il mondo tutta la vita dal 1911 fino all’età di novant’anni, parlando a grandi folle di persone e dialogando con gli studenti delle numerose scuole da lui costituite con i finanziamenti che otteneva.( il dialogo era la forma di comunicazione che preferiva).
Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell’uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all’autorità, dall’accettazione passiva di qualsiasi dogma.
Rileggendolo i suoi libri, mi sono soffermata soprattutto su una sua citazione e su una sua poesia che mi hanno fatto riflettere su come dovrebbe cambiare la nostra vita quando usciremo da questa interminabile quarantena.

Ve le propongo nella speranza che siano motivo di riflessione e cambiamento di noi stessi e della nostra vita.

“C’è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all’angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente.” (Di fronte alla vita).

Fermati amico

«Fermati, amico:
del celato profumo della vita
ti voglio dire.

La vita non ha filosofie,
né sottili sistemi di pensiero.

La vita non ha religioni,
né adorazione in santuari profondi.

La vita non ha dèi,
né fardello di misteri paurosi.

La vita non ha dimora,
né lo strazio del decadimento estremo.

La vita non ha piacere, né sofferenza,
né la corruzione dell’amore bramoso.

La vita non ha né bene né male.
Né la punizione oscura del peccato impudente.

La vita non dà agio,
non posa nel cerchio dell’oblio.

La vita non è spirito o materia,
non è la divisione crudele
fra azione e inazione.

La vita non ha morte,
non ha il vuoto della solitudine
nell’ombra del tempio.

Libero è l’uomo
che vive nell’eterno,
poiché la vita è»…

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