Page Turner

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Page Turner” è un K-drama (dramma coreano) di genere drammatico e musicale di KBS2, andato in onda nel 2016. Inoltre il numero di anteprime video rilasciate su Web e dispositivi mobili ha superato i 600.000, una cifra insolita per un atto teatrale.

Yoon Yoo-Seul (Kim So-Hyun) è una ragazza prodigio del pianoforte su cui tutti hanno grandi ambizioni e aspettative, incentivate dalla madre che le ha praticamente imposto il suo percorso di vita, nonostante la giovane suonasse solo per quest’ultima e mai per se stessa. Lei è inoltre l’eterna rivale di Seo Jin-Mok (Shin Jae-ha), continuo secondo, il quale nutre un profondo astio nei confronti della protagonista che in ogni occasione riesce a prevalere su di lui e a screditarlo.

A causa di un incidente che potrebbe impedirle per sempre di suonare, Yoo-Seul si dispera, avvilita, convinta che ormai non ne sarebbe valsa la pena di vivere, soprattutto con attorno la madre addolorata non tanto per la figlia ma per la sua carriera andata in frantumi.

Nonostante ciò, i destini dei due giovani saranno incrociati da Cha-Sik (Ji Soo), un atleta di salto con l’asta, solare, spensierato e determinato: anche lui poi impossibilitato a praticare sport, smuoverà i cuori di Yoo-Seul e Jin-Mok, portando loro e anche se stesso verso un nuovo inizio.

“Questa è la commovente storia di tre giovani.

Come un volta pagine, che sfoglia lo spartito musicale e assiste l’esecuzione dal posto più vicino, mostra ogni considerazione nel far emergere il personaggio principale…

e per enfatizzarlo ancora una volta, questa è la storia di tutti quelli diventati il volta pagine dell’altro.”

 “Page Turner” è un drama che emoziona e colpisce, nonostante le sue sole tre puntate: è fatto d’odio, amore e amicizia intrecciati alla voglia di rinascere e di ricominciare una nuova vita, lontana dai rancori passati.

Gli attori giovanissimi sono stati davvero talentuosi e capaci nell’interpretare personaggi espressivi e ben descritti, con i propri sogni, le proprie speranze e la voglia di andare avanti a suon di musica e pianoforte.

Cha-Sik è simpaticissimo e allegro ed è proprio lui che spesso e volentieri sdrammatizza la situazione, riuscendo inoltre ad avvicinare i due eterni rivali: anche lui inizia a suonare dopo aver concluso la sua carriera sportiva, aiutato dalla cieca Yoo-Seul a cui bada, accompagnandola a scuola, a casa o in altri luoghi e parlandole continuamente per tutti i giorni, tenendole quindi compagnia.

I due, infatti, trovano un vecchio pianoforte sotto un ponte e sarà proprio lì che si alleneranno entrambi, giorno e notte, non smettendo mai di suonare e di esprimersi.

Yoo-Seul, nonostante la cecità, riesce comunque ad eseguire i brani in modo eccellente grazie alla sua ottima memoria uditiva e, anche se scettica all’inizio su Cha-Sik, si affeziona molto al ragazzo che non l’ha mai abbandonata (anche se è severissima e lo tartassa continuamente per i suoi sbagli).

Jin-Mok, invece, pentito e ferito dai sensi di colpa derivati dal profondo odio per la sua rivale, cerca di farsi perdonare indirettamente e con piccoli gesti, senza mai farsi notare troppo; avrà però un’occasione che non si sarebbe mai aspettato potesse capitare: suonare assieme a Yoo-Seul.

Le musiche del drama rendono il tutto ancora più realistico e toccante, in modo semplicemente realistico e inserite sempre al momento adatto.

I conflitti interiori dei tre, d’altro canto, non sono da meno: chi crede di non avere più un futuro, chi si vede crollare addosso il proprio sogno e chi invece vive ancorato al passato.

È solo e soltanto un’esperienza di crescita: ognuno comprende i propri limiti e le proprie possibilità, dando il massimo, lavorando sodo e realizzando le proprie passioni in piena libertà.

Questo drama è scorrevole e leggero, incentrato appunto sulle relazioni tra i protagonisti e su come si influenzano a vicenda.

Il finale lascia letteralmente un vuoto nel petto e spazio all’immaginazione sul futuro dei tre; è stato uno show troppo bello per durare così poco!

Infine c’è un’ultima cosa che mi ha colpita, ovvero il voltare pagina, non solo nel senso letterale di andare avanti nel proprio viaggio e lasciare gli ostacoli alle spalle ma anche voltarsi l’un l’altro, aiutandosi a vicenda e dando il meglio di sé, una pagina per volta.

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