AUGUSTE RENOIR (parte sesta)
“In barca sulla Senna”
1875
Londra, National Gallery
In questo dipinto Pierre-Auguste Renoir raffigura una iole su cui si trovano due donne, nel mezzo di un fiume.
La iole è una imbarcazione a remi, in legno, dalla forma affusolata per renderla veloce.
Si distingue anche per i remi molto lunghi, e può avere un diverso numero di rematori.
In questo caso la rematrice è una sola, e l’amica siede di fronte a lei.
Non sappiamo dove si trovi con esattezza la barca in questo dipinto, ma e probabile che si tratti di uno scorcio di Chatau, una cittadina a Ovest di Parigi sulle rive della Senna.
Renoir, nei suoi periodi migliori, raffigurò diverse scene con barche su fiumi.
“IN BARCA SULLA SENNA”
La scena illuminata dal sole è tipica delle immagini che sono arrivate a caraterizzare l’impressionismo di Renoir.
Una barca a vela solca il fiume.
La iola si trova al centro della tela, con due donne della borghesia, vestite in maniera elegante che trascorrono il tempo remando e leggendo.
Sullo sfondo, e ancora più indietro, notiamo un edificio che si riflette sulle acque.
La barca di color arancio spicca tra le increspature blu del fiume.
Renoir, come gli altri impressionisti, non usa le ombre nere, perche non le considera un colore.
Il vero soggetto del dipinto è infatti l’acqua e i suoi riflessi che sono caratteristiche del momento pittorico.
Il dipinto include altri diversi motivi impressionisti familiari, come le donne di ceto borghese vestite alla moda e un treno a vapore che attraversa il ponte.
Renoir trasmette il luccicante gioco di luce, in particolare sull’acqua, stendendo una fitta trama di tratti, che sono chiaramente distinti in primo piano e a media distanza, ma molto più morbidi per gli alberi sullo sfondo.
Così facendo crea un effetto di calore estivo, usando la vernice non miscelata direttamente dal tubo ed evitando i toni del nero o della terra.
CONCLUDENDO:
Nel realizzare la barca arancione brillante contro l’acqua di un blu scuro, Renoir ha deliberatamente usato colori complementari, che diventano più intensi se visti l’uno accanto all’altro.
E grazie all’utilizzo di questi colori complementari, l’opera ottiene una luce più intensa e vivida.
Bruno Vergani
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