“Ode al primo Maggio” di Laura Marchetti

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Oggi abbiamo celebrato la festa dei lavoratori. Un giorno particolare in tempo di pandemia, ricordato da tutti, sia da chi lavora nonostante il virus sia da chi rischia di diventare disoccupato e per riprendere a lavorare è disposto a qualsiasi rischio.

Ode al primo Maggio”, di Laura Marchetti, nella sua semplicità, non ha bisogno di commenti; è un’ode spontanea, diretta, piena di speranza di vivere in un mondo migliore, dove c’è lavoro per tutti, solidarietà e benessere.

Colgo l’occasione per ricordare medici ed infermieri e chi è morto in questi mesi terribili. Quante vite spezzate, quanti uomini hanno sacrificato le loro vite per svolgere la loro missione!… 

A loro rivolgo un pensiero commosso.

Ode al primo maggio

Lavoratori…
fatevi coraggio,
Domani si riposa! è il primo di maggio…
Primo di una lunga serie
di giorni belli ed assolati,
magari anche se piove, staremo riposati.
Questa la canzone di chi per vivere lavora
e chi vive per lavorare…
domani si dovrà rassegnare.
Ma il mio pensiero va a chi non ha un lavoro
e mentre chi lavora sogna un posto al sole,
lui cerca un tesoro…
Vorrei avere grandi mani, 
per regalare grandi speranze,
per aprire l’infinito fatto di tante stanze,
per spalancare il cielo e catturar le stelle
che restano a guardare,
chi su questa terra,
non ha nulla da mangiare.
Ma la vita è questa, c’è chi deve mettersi a dieta
per calare
e chi calando, con lo stomaco vuoto, continua a pedalare.
Un pensiero anche a chi domani lavora,
che con la sua presenza,
il lavoro onora.
Ed io che cosa dico… non mi alzerò presto…
almeno per un giorno
non dovrò dare il resto!

Laura Marchetti

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