Nu matrimonio napulitanu

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“U matrimonio napulitanu, nun pó capì chi vive a Milano…”

Eh sì, Napoli è un mondo a parte in tutto e per tutto!

Figuriamoci quando si parla di come organizzare e festeggiare un matrimonio.

Il matrimonio a Napoli è una vera istituzione, che ha delle regole ben precise.

Le regole sono cibo in abbondanza, festeggiamenti lunghi e chiassosi, musica dal vivo.

Non che nelle altre parti d’Italia non è lo stesso, ma a Napoli è di più.

I festeggiamenti del matrimonio napoletano hanno ottenuto la massima visibilità grazie al programma televisivo: “Il Boss delle Cerimonie”, format molto seguito da milioni di telespettatori per anni, che rappresenta usi e costumi dell’organizzazione di un evento nuziale che ha luogo sia a Napoli o nella sua provincia.

È giusto specificare però “in parte”, dato che non tutti i matrimoni vengono festeggiati nel Castello la Sonrisa, questo perché molti considerano che sia troppo esagerato e poco incline alla sobrietà.

Allegria, romanticismo e molto folklore sono però elementi ritrovabili nella totalità dei ricevimenti che si svolgono a Napoli.

Tutti questi elementi non mancheranno mai se si intende organizzare un matrimonio in perfetto stile partenopeo nell’elegante Sala Reale del Castello.

Castello fondato da don Antonio Polese, e che oggi viene diretto egregiamente dalla figlia Imma.

Nella sala del Castello troveremo cantanti neo melodici, una tra tutti Giusy Attanasio vera star per i napoletani.

Troveremo e vedremo le invitate dalle scollature vertiginose che si agitano su tacchi 15 rigorosamente nei toni del fucsia e del viola,chissà poi perché, o padri che si dedicano alla lampada facciale per non far sfigurare le figlie.

Le simpaticissime drag queen che ballano con gli sposi in segno di buon augurio, sì tutto ciò lo ritroviamo nei matrimoni del Castello la Sunrisa.

Il trash si sa, impera in tutto, contravvenendo a tante regole che abbiamo imparato in anni e anni di programmi tipo “Ma come ti vesti”, “Abito da Sposa Cercasi”, “Wedding Planner”.

Ne il “Castello delle Cerimonie”, c’è il matrimonio che diventa folklore napoletano per certi dettagli, c’è la ricostruzione dei preparativi, la scelta dell’abito.

E la vigilia con tanto di serenata che commuove tutti e che si trasforma poi in una festa di quartiere in cui tutti partecipano.

C’è una vera e propria gara col vicino per garantire alla propria figlia il matrimonio più grande, costoso ed eccessivo che il quartiere abbia mai visto.

Si supera il cattivo gusto e di molto.

I genitori si impegnano economicamente per decine di migliaia di euro solo per la spettacolarizzazione dell’evento.

Menù con tante portate, buffet di dolci, vini e spumanti doc.

Il motto di molti è “amma magnà assaie“…

Ma chi va a festeggiare il matrimonio alla Sonrisa vuole questo.

È cattivo gusto?

Espressione di una sottocultura non educata al bello?

La maggior parte di chi festeggia lì, è gente di scarsa cultura?

È manifestazioni di megalomani?

Ma se tutti voi siete convinti che il kitsch esista solo nei matrimoni di Napoli, beh vi sbagliate, imbattersi in matrimoni trash anche al di sopra di Roma è più semplice del previsto.

Il Castello delle Cerimonie, si sa, continuerà a dividere.

A proposito mi sa che festeggerò il mio anniversario di nozze al Castello, con tanto di cantanti neo melodici, carrozza, e spero ci sia anche Real time…

Perché no?

Angela Amendola

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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