MIA SORELLA
Mia sorella bussò a questa porta
in un giorno lontano d’Autunno
e se ne stette da sola e paziente
ad aspettare sulla soglia
l’esito agognato della mia pronta risposta.
E con fiducia ben riposta,
in un’anima non ancor del tutto nota,
non capii in quegli istanti con chiarezza
se, consentirle di varcare i confini del cuore,
avrebbe significato abbracciare una vita di bene.
E mia sorella viene a sorreggere il peso
di un dolore dimezzato
e mi ha insegnato che, tutto ciò
che con amor si condivide,
o si trasforma in grande gioia
o rimargina le ferite di un dispiacere
un tempo taciuto.
Mia sorella non ha conosciuto
il mio sguardo da bambina,
ma è più vicina ad ogni mio
lontano pensiero
di quanto lo siano due occhi remoti
che hanno da sempre incrociato i miei per la strada
e che ne riconobbero all’istante l’incerto colore non ben definito…
Ma non hanno mai capito, capito fino in fondo.
Mia sorella passeggia per il mondo
contando i suoi anni con molto disincanto
e la sorprende un pianto se, di questo tempo infelice e tiranno,
tira le involute somme e fantastica su quello che verrà.
Ma mia sorella non sa che,
per ogni caduta ai bordi delle strade,
c’è una lauta ricompensa che ci dà
la stessa vita, che ci appiana ogni salita
e lo fa benevolmente.
E io credo fermamente
che sia un dono stare accanto
e che solleverò con forza, pertanto ,
i resti di un macigno che ormai teme la letizia,
sgretolato sotto il peso insostenibile
di sorrisi irriverenti e di una solida amicizia…
Maria Cristina Adragna
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Dolcezza nelle sue parole