MI CERCHERESTI?
Quando varco un’altra volta
la fredda soglia di questa casa,
non v’è nulla di me stessa
che s’acquieti al proprio posto,
ma non cedo a compromessi
né ad alcuna condizione
che preveda la mia resa
agli scarni sentimenti.
Preferisco tribolare
nelle notti senza amore,
e persino dimenarmi
sui tralicci dell’assenza,
perché so cosa significhi
sentirmi così tua,
da rendere lode al cielo
per l’incanto e il privilegio.
E se un giorno il nostro Eden
avesse l’aspetto di una palude,
potremmo risorgere come Dio,
contro ogni legge esistenziale,
ma non siamo onnipotenti
e a salvarci è soltanto l’amore…
tra vuoti e intemperie,
speranze arenate,
la vita e i suoi resti,
sinceramente: mi cercheresti?
Maria Cristina Adragna
[…] “Mi cercheresti?” di Maria Cristina Adragna […]