Lettera a mia figlia

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Ciao amore mio.

Non stupirti se questa volta scrivo per te.

Domani è il giorno del tuo compleanno ma è un compleanno speciale, il tuo primo quarto di secolo.

Ti piaccia o no, tu sei sempre la mia bambina e come ogni anno, ripercorro le varie fasi della tua nascita. L’ho sempre fatto a mente, ora te le voglio raccontare. Più di tutto, voglio che tu sappia che ti ho amato dal momento in cui ho sospettato la tua presenza. Ti ho amato ancor di più quando ne ho avuto la certezza. La gravidanza è faticosa, figlia mia, in un corpo solo ci sono due cuori che battono all’unisono e poi, bisogna fare i conti con i bruciori di stomaco, i piedi gonfi, il mal di schiena e la lacrimuccia facile.

È il primo calcetto a ripagare di tutto, il sapere che in un corpo diventato così goffo, pesante, c’è un fiore che sta per sbocciare! E il mio fiore sei tu, sei sempre stata tu!

La scienza diceva che saresti nata proprio il giorno del mio compleanno, il desiderio di averti tra le braccia, ha avuto la meglio. E quel giorno, quel 20 gennaio del ’99, hai aperto i tuoi meravigliosi occhi sul mondo.

Ero talmente grossa che per farmi stare sul lettino operatorio, mi avevano legato le braccia lungo i fianchi, per evitare che stessero penzoloni.  Appena ti hanno tirata fuori da me, ho sentito la forza di un albero che viene sradicato, poi il tuo urlo potente e poi ti ho vista per un solo attimo, eri coperta di lanuggine bianca e avevi il faccino imbronciato e i lunghi capelli neri. In quel momento, figlia cara, nonostante la mia pancia fosse aperta in due, ho pianto di gioia e mentre mi ricucivano, non vedevo l’ora che mi portassero da te, che ti riconsegnassero al mio amore.

Avevo le gambe paralizzate dall’anestesia, un’odiosa flebo attaccata al braccio ma appena sei arrivata, elegantissima nella tua tutina nuova e i capelli appena umidi, ho chiesto ed ottenuto, di tenerti nel letto con me, abbracciata all’unico braccio libero.

Non si può spiegare la gioia di una madre mentre stringe la propria creatura appena nata sul suo cuore, e neanche io posso farlo, ma ti assicuro che è davvero qualcosa di grande. Oggi non hai più le treccine e i boccoli e non ti tengo per mano, oggi sei una bellissima giovane donna che ha saputo fare buon uso della fiducia che ti è stata data.

Trascorrerai il giorno del tuo compleanno lontana da me ma sarà solo una lontananza fisica, perché tu sei sempre nel mio cuore. Nella mia vita squinternata, l’unico punto fermo sei tu! Sai benissimo che non sono mai stata una mamma chioccia ma non dubitare mai del mio amore, quello di ieri, di oggi e per sempre e forse, riuscirò ad amarti anche oltre la vita.

Non accadrà mai che il tuo richiamo rimanga inascoltato, per te ci sarò sempre perché tu sei il mio alter-ego, l’altra me, sei la mia bellissima bambina.

Auguri dalla tua mamma.

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